Il turismo lo si compie anche con piccoli passi, dalla base e non con soluzioni studiate a tavolino e calate alla base da persone che non hanno alcun legame con le realtà territoriali. Ricordiamo che i vari membri di comitato delle varie associazioni sono di regola tutti volontari e molte volte fanno parte di pi`associazioni nello stesso paese. Ci troviamo dunque a vivere situazioni che rasentano il comico, paesini di duemila anime con 40 associazioni, tutte che tendono a lavorare per il bene del paese e della popolazione. Perché allora vanificare gli sforzi di queste persone, impegnandoli in operazioni quasi impossibili dal profilo economico e di comunicazione, quando si potrebbe raggruppare il tutto, magari in due associazioni, una culturale e del tempo libero e una sportiva e in questi cappelli tenere i vari settori. Costerebbe meno, sarebbe più efficace e porterebbe meno scompiglio nei paesi. Tra l’altro anche a livello di oneri organizzativi sarebbe molto meglio. Invece di chiedere ad ogni commerciante il classico 50 franchi di contributo annuale, con ogni probabilità questo stesso commercio sarebbe più contento di versare fr 500 di contributo annuale e vedere una linea unica nella comunicazione e nella realizzazione degli eventi sotto un unico cappello. La popolazione si sentirebbe più coinvolta nella vita di paese, si potrebbe promuovere meglio tutta l’attività culturale e del tempo libero con minori spese e con ogni probabilità il paese e la sua economia trarrebbero maggiori vantaggi. Ma per far questo sarebbe ora che le varie personalità presenti nei vari comitati statici passassero il testimone a chi sopperisce l’esperienza con l’entusiasmo. Anche perché sia ben chiaro a certi personaggi stipendiati per coordinare e creare promozione turistica nei vari comuni, che molti membri di comitato, praticamente tutti, svolgono quest’attività a titolo di volontariato, e molte volte ci mettono anche dei loro soldi e difficilmente possono occuparsi di eventi durante l’orario di lavoro, presso il quale sono impiegati nelle varie aziende. Se gli addetti stipendiati non riescono a valorizzare e comprendere l’importanza del volontariato, probabilmente è meglio che cambino attività e passino loro stessi il testimone. Di professionisti che sparano sentenze e realizzano poco, veramente non ne abbiamo bisogno. Ecco perché sarebbe necessario raggruppare le varie associazioni e avere dei professionisti della comunicazione, pagandoli anche, che possano promuovere veramente le varie attività proposte dalle associazioni. Nei comuni in cui le associazioni trovano una forma qualsiasi di collaborazione, stranamente il successo degli eventi è quasi una garanzia. (ETC/rb)
Tutte le nostre riflessioni non hanno la pretesa di essere condivise ma sono degli spunti di riflessione tra persone intelligenti che amano il territorio sul quale vivono e magari cercano di migliorarsi proprio grazie a questi stimoli, condivisibili o meno. Il tema delle idee è prioritario ai vari personalismi.