Si è svolto ieri all’Auditorio Stelio Molo RSI di Lugano un nuovo concerto-spettacolo dell’OSI per avvicinare la musica classica al pubblico giovane. Protagonisti di questa seconda edizione di “Back to School”, oltre ai musicisti, gli studenti della Scuola cantonale di commercio di Bellinzona e del Centro professionale tecnico di Trevano, sul fil rouge del ruolo della donna nella storia della musica, fra talento e discriminazione.
L’Orchestra della Svizzera italiana, in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera italiana, è tornata a proporre un evento dove a salire sul palco, insieme ai musicisti, sono stati gli studenti della SCC Bellinzona, con la collaborazione dietro le quinte degli studenti del CPT Trevano, a un anno di distanza dai primi concerti del formato “Back to School”. L’evento si è svolto ieri giovedì 16 novembre, nel primo pomeriggio presso l’Auditorio Stelio Molo RSI, a Lugano Besso.
Il concerto, diretto da Gerald Karni con la partecipazione dei solisti Allegra Ciancio, pianoforte, e Vasyl Zatsikha, violino prima parte OSI, rientrava nell’innovativo formato “be connected”, nato con l’intento di avvicinare e incuriosire nuovo pubblico – in particolare i giovani – alla musica classica.
In questo caso gli studenti non sono stati solo spettatori ma anche interpreti dello spettacolo, sul palcoscenico e dietro le quinte, occupandosi di organizzarlo, di gestire le attrezzature e presentare delle riflessioni tra un brano e l’altro. Ci sono stati ragazze e ragazzi impegnati a leggere in pubblico, altri a coordinare gli impianti audio e luci dell’Auditorio, altri ancora a realizzare il programma di sala o le fotografie per documentare l’evento.
Tema del concerto-spettacolo era il ruolo della donna nella storia della musica: dall’Ottocento, quando tradizionalmente era relegata in casa, ad oggi, quando le cose sono fortunatamente cambiate. Per gli allievi del CPT la tematica era in linea con quanto affrontato nel mese di novembre, tradizionalmente dedicato ad approfondimenti sulla problematica della discriminazione femminile.
Anche la scelta dei brani eseguiti dall’OSI ha tematizzato il ruolo delle donne nella storia della musica, da un’ouverture di Fanny Hensel Mendelssohn al Konzertsatz per pianoforte e orchestra di Clara Wieck Schumann (solista la studentessa del Conservatorio Allegra Ciancio, appositamente selezionata per interpretare questo repertorio declinato al femminile). Fanny Mendelssohn e Clara Schumann si sono raccontate in musica accanto ai più noti Felix Mendelssohn (fratello di Fanny) e Robert Schumann, marito di Clara, di cui sono state proposte rispettivamente l’ouverture per orchestra “Le Ebridi” e la Fantasia per violino e orchestra (solista Vasyl Zatsikha).
Tra un’esecuzione e l’altra, il pubblico di studenti in sala ha potuto ascoltare dialoghi e riflessioni preparati e letti dai loro coetanei, mentre gli attori Mirko D’Urso e Ilaria Weber hanno impersonato le diatribe tra Fanny Mendelssohn e il padre, che non voleva lasciare campo libero alla vena artistica della figlia. La drammaturgia è stata ideata da Marco Schiavon, primo oboe dell’Orchestra della Svizzera italiana, e Massimo Zicari, professore al Conservatorio della Svizzera italiana nonché ideatore e coordinatore dell’intero progetto.
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