Insieme per la sicurezza: è questa la filosofia condivisa dalla Sezione Ticino del TCS e da Marco Colandrea testimonial dei nuovi corsi per motociclisti, che saranno organizzati al Centro TCS di Rivera, per conciliare ancor meglio le emozioni della guida e la sicurezza nel traffico stradale.
Il TCS ha sviluppato questo corso guida per motociclisti di tutti i livelli perché sempre più centauri, con l’arrivo della bella stagione, percorrono le nostre strade assumendosi, alle volte, seri rischi sia perché ancora “arrugginiti” dalla pausa invernale, sia perché devono ancora prendere dimestichezza, fisicamente e mentalmente, col proprio mezzo.
Anche se in Ticino le vittime della strada, in scooter e in moto, sono in diminuzione (nel 2014: 2), resta preoccupante ancora il numero degli incidenti con feriti gravi e leggeri (nel 2014: 323). E’ quindi auspicabile che ci usa questi mezzi di trasporto, sia per motivi di lavoro, sia durante il tempo libero, siano formati e aggiornati nel migliore modo possibile.
Il programma del corso (08h30-16h30), prevede una parte teorica e pratica, oltre a informazioni sull’equipaggiamento, pneumatici, separazione dei fattori di rischio, forze ed energie, utilizzo dei sistemi elettronici di sicurezza.
I corsi, impartiti da istruttori certificati e professionisti, sono riconosciuti dal Consiglio Sicurezza Stradale e ogni partecipante usufruirà di una sovvenzione del Fondo per la sicurezza stradale di 100 franchi.
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Note della redazione: ci permettiamo sottolineare l’importanza di questi corsi, proprio in quanto i motociclisti sono spesso maleducati ed arroganti, sprezzanti delle regole, mettendo in pericolo gli altri e se stessi. Basti andare sulla strada Agno-Ponte Zresa all’orario di rientro anche dei frontalieri per rendersi conto di come i motociclisti non rispettano nessuna regola e se per caso osi suonare contro loro, si fermano e iniziano ad insultarti. Forse la polizia, invece di mettere radar sistematici per far “cassetta” sarebbe ora che iniziasse a fare prevenzione, controllare e sanzionare severamente anche i motociclisti che non rispettano le regole.
Ci fa anche stato, che alla conferenza stampa di presentazione, sebbene invitati, non vi fossero nè uomini della polizia, tanto meno i servizi sanitari che in caso di incidente ne sono coinvolti. Sarebbe loro interesse presentare a queste conferenze per far sentire le loro preoccupazioni. Segno forse che questi organi non reputano la situazione grave e pertanto nessun interesse nel partecipare attivamente alla prevenzione.
Considerando anche l’aumento del traffico proprio in quegli orari di punta, dunque con pericoli elevati per tutti, in particolare per i motociclisti che non sono protetti da nessuna carozzeria.