La Svizzera e l’immagine del suo allenatore, buona quando non va in apnea e quando è sotto senza più attributi e incapace di una reazione vera. Tra cui Martschini e Brunner ci chiediamo cosa ci fanno nella selezione Svizzera. Il Canada non fantasista ma tremendamente concreto che è andato a colpire l’avversario nei suoi momenti migliori. Il Canada deve anche la vittoria al suo portiere Poulin che ha parato tutto, ma proprio tutto. Nel terzo tempo la foglia d’acero si è limitato a controllare e colpire nuovamente con il definitivo 3:0. La Svizzera? Bella, brava, fatina ma di carattere pochino. In fondo l’immagine del suo allenatore! Alle olimpiadi vi saranno alcuni innesti importanti e altri che non saranno convocati, per cercare di avere una Nazionale con un po’ più di carattere e forza d’urto. Nel Canada Noreau e Lapierre, dopo il portiere hanno avuto il ruolo di protagonisti. Negli ultimi dieci minuti poi il gioco è scivolato senza altri sussulti se non quello dell’incapacità di segnare dei nostra. Bella la prova del capitano dell’Ambri Fora che in difesa ha svolto bene il suo compito. A 3 minuti dalla fine esce Genoni e la Svizzera gioca in sei a porta vuota. Assedio Svizzero poco fruttuoso con il solito Brunner che tira senza passare il disco facendosi parare i suoi tiri, per la verità poco ispirati o telefonati. Ultimi due minuti invece generosi della Svizzera con parate incredibili di Poulin che tiene a zero il numero di reti Svizzere e denominato dai giornalisti il “muro canadese”.
Cosa dire di questa nazionale alla Spengler: un buon campo di allenamento, che si doveva vincere o quantomeno lottare fino alla fine, che dovrebbe dare indicazioni all’allenatore per preparare una Nazionale più forte pronta per l’avventura dell’Olimpiade…