Fa paura il modo di concepire gli affari per istituti che flirtano anche con soldi pubblici oppure di istituti bancari che si dicono vicino alla gente come anche di assicuratori che minano ogni volta che ne hanno la possibilità i soldi della gente che lavora. Ma andiamo con ordine nello stesso giorno sentiamo alla radio che la posta, il così detto Gigante Giallo se ne esce candidamente con un comunicato nel quale informa che chiuderà 600 uffici postali e lascerà a casa, inutile che si giochi con le parole, ben 1200 persone. La scusa è la digitalizzazione dei servizi, stimolata proprio dai vertici del gigante giallo vicino alla tecnologia, in qanto ben conscio che la stessa avrebbe permesso di razionalizzare il proprio organico risparmiando sui costi e aumentando la redditività per gli azionisti. Perché la dinamica è questa. Stesso discorso, ancora più sottile, di una controllata della Banca Raiffeisen che di colpo annuncia il ridimensionamento del 20% del proprio personale. Come se nessuno fa il riferimento alla Banca Madre, che promuove nel suo sito internet: “eroilocali” oppure” con noi per nuovi orizzonti”. Frasi che vanno interpretate ma di certo non sono a favore della popolazione. La stessa giornata un altro gigante farmaceutico ha deciso di licenziare un pacco di persone, incuranti delle difficoltà alle quali andranno incontro. Due ore dopo ecco che il Consiglio Federale e il parlamento decidono la diminuzione del tasso tecnico sui capitali a risparmio delle casse pensioni in Svizzera. Dopo che qualche giorno prima avevano deciso la diminuzione del tasso di conversione (meno soldi ogni mese dal pensionamento in poi, tanto per parlare la ingua della gente) ecco la mazzata; il tasso tecnico (l’interesse garantito versato sui capitali a risparmio) viene diminuito dall’1,25% all’1%. Cosa deve ancora capitare? A dimenticavamo la mazzata dei Carcassamalattari che ci hanno aumentato del 12% i premi assicurativi. Sentendo alla radio alcuni specialisti, naturalmente rappresentanti degli assicuratori, verrebbe voglia di fare rivoluzione. E adesso? I parlamentari e i politici si meravigliano che la gente va in Italia a fare acquisti (tra l’altro ve ne sono anche di parlamentari che si recano nei grandi magazzini oltre confine) . Noi non ci meravigliamo assolutamente, ma con questo modo di agire si manda al tappeto la popolazione levando potere d’acquisto al franco e obbligando a fare acquisti in altri lidi. A fronte si spendono milioni e milioni per le varie politiche di integrazione, si sperperano milioni in opere assolutamente inutili e non redditizie per il benessere popolare, e ci vengono a dire che i soldi non ci sono. Ma per favore…. (ETC/RB)
ALLA FINE È CONSEGUENTE CHE I PREMI CASSA MALATI AUMENTINO ANCORA; CI PRENDEREMO TUTTI UN INFARTO COLLETTIVO…. con queste belle notizie.