Premessa: Ciò che viene vissuto come una grande emozione culturale o sportiva e un momento importante di aggregazione, collaborazione e partecipazione sociale, può spesso causare danni collaterali, prevedibili o imprevisti.
Rifiuti, rumore, disagi alla mobilità, costi inutili.
I rifiuti generati in ogni festa sono imbarazzanti, ma possono esserci effetti peggiori: inquinamento, rischio alla salute, costi – come le grandi quantità di bottiglie rotte in Piazza Riforma a Capodanno, oppure i bicchieri di plastica che in una zona delicata come la Foce, si sono sparpagliate con il vento e l’acqua durante la recente inaugurazione.
Nel caso del rally della Val Colla, anche la paura di incidenti dovuti alla velocità (durante l’evento e, per effetto di emulazione, anche prima e dopo), e i danni alla proprietà: orti e aiuole calpestati, rifiuti disseminati, bisogni fisiologici (aumentati dalle gran quantità di bibite) soddisfatti in luoghi impropri.
Ma non occorre chiamare in causa gli appuntamenti più contestati, come i grandi concerti in piazza, le Harley o il rally. Ogni nostra festa popolare, con buvette e spettacoli, ha un impatto ambientale e economico di molto migliorabile. Con misure semplici, praticate e collaudate con successo da molti anni in altri luoghi. Con il vantaggio di contenere i costi economici e ambientali. E di fare bella figura, anche davanti ai turisti.
Prevenzione dei danni: qualche suggerimento
Inquinamento fonico: far rispettare i limiti di legge (misurabili in decibel) non solo a chi suona la chitarra per mantenersi, ma a tutti. Ai motori a scoppio e ai concerti in piazza. A prescindere dai decibel, potrebbe essere utile sentire il parere soggettivo dei cittadini. Sappiamo che sono molti che fuggono da Lugano durante queste rumorose manifestazioni o che, nel caso di turisti, evitano di venirci. È già successo che in Piazza Cioccaro e Piazza Dante suonino due gruppi in contemporanea, con il risultato che si sente solo rumore confuso. Far suonare gli stessi musicisti ma non tutti insieme, e con meno consumo di elettricità per l’amplificazione, sarebbe percepito dai più come un miglioramento. A livello di salute pubblica, si sa che i rumori forti possono causare danni irreversibili all’udito.
Littering: bicchieri, bottiglie (vetro, PET…) e lattine distribuiti (gratis o in vendita) unicamente CON DEPOSITO. Di conseguenza chi compra una bibita è motivato a riportare il contenitore e non dimenticarlo sull’orlo della strada o – peggio ! – in riva al lago o nei prati della Val Colla, dove finisce nella falciatrice e quindi nel foraggio degli animali, causandone la morte. Eventuali contenitori abbandonati verranno raccolti da persone che si fanno volentieri un argent-de-poche incassando il deposito. In attesa di un sistema che permetta di ridurre i rifiuti, occorre che ci siano contenitori sufficientemente capienti in tutti i luoghi dove si generano rifiuti. E occorre dare ai cittadini la possibilità di buttare la lattina nel metallo da recuperare, il PET con il PET, il vetro con il vetro. Non è accettabile che i contribuenti devono accollarsi il costo di una gestione dei rifiuti antiquata e passeggiare nel parco civico più bello d’Europa… disseminato di plastica e cartacce.
Danni alla proprietà, alla sicurezza e all’igiene: in centro e nelle vicinanze di locali notturni è frequente dover pulire le tracce di vomito, urina e escrementi, riparare danni alle vetrine ecc. Anche le risse e altri episodi criminali non sono rari. Di notte sono spesso l’alcool e altre sostanze stupefacenti a fare la loro parte. Difficile se non impossibile evitare la mancanza di buon senso. Ma prestare un occhio a che ci sia un numero sufficiente di servizi igienici (e che siano aperti!) per evitare che si sia costretti a soluzioni di fortuna, questo si può fare. Importante anche la presenza di persone – la videosorveglianza non è sufficiente. In molti casi per evitare danni è sufficiente un «pissoir» (o vespasiano) semplicissimo, anche provvisorio/mobile, per evitare che si ricorra a luoghi inadatti (portoni, spazi chiusi, orti e giardini…).
Cosa si chiede
Questi sono accorgimenti facili da adottare, accanto ad altri, da studiare, per rendere manifestazioni e feste godibili o almeno sopportabili per tutti.
Proponiamo quindi al Consiglio comunale che si adottino delle direttive adeguate per migliorare gli effetti nocivi degli eventi di massa.
La via più facile è consultare le esperienze in altre città, per vedere quali possono essere applicate anche a Lugano.
Potrebbe essere utile se il Municipio rispondesse alla nostra interrogazione del 1 luglio 2010, sui rifiuti generati a feste e eventi – http://www.lugano.ch//Cc/Interrog.ns4/(www-interrogazioni-id)/8F63B869AAA51895C125775B003CEA4B/$FILE/Interrogazione_280.pdf – con ogni probabilità rispondendo alle domande, sorgeranno buone soluzioni.
Cordialmente
Fausto Gerri Beretta-Piccoli – Melitta Jalkanen – Maristella Patuzzi