Premessa estrappolata dalla mia interrogazione fatta lo scorso 17 febbraio 2018
“In questi ultimi mesi è emerso un problema assai preoccupante relativo alla presenza di troppa microplastica e nanoplastica nei nostri laghi, in particolare il Ceresio e il Verbano. Stando a fonti giornalistiche e secondo alcune analisi fatte da esperti del monitoraggio dei laghi e dei fiumi (Goletta dei laghi), risulta che il fiume Tresa fino a Luino e il Verbano, soffrano sempre più di questo nuovo inquinamento.
La microplastica mette in pericolo la fauna ittica e si evidenzia come recenti studi abbiano dimostrato che l’inquinamento da parte delle microplastiche abbia raggiunto la catena alimentare.
Se quindi il fenomeno ha un forte impatto negativo sulla fauna ittica è lecito pensare che anche la salute dell’uomo ne sia compromessa. Una situazione per cui, se confermata, sarebbero urgenti interventi mirati” (…)
Interventi non solo pubblici, ma sarebbe importante, per arginare il fenomeno, anche il privato. Quest’ultimo non solo il consumatore finale ma anche dall’inizio della catena produttiva aziendale.
In considerazione di quanto esposto chiedo di:
1. Censire e certificare da parte del Cantone quelle aziende virtuose che si impegneranno in futuro ad utilizzare materie prime e materiali, nei loro prodotti base aziendali o prodotti pronti per la vendita al grande pubblico, ecosostenibili o poco o nulla inquinanti (contenenti micro o nanoplastiche) per le nostre acque una volta entrati nel circolo di smaltimento dei rifiuti o del riciclo.
2. Prospettare da parte del Cantone una qualsiasi forma di incentivo, bonus, o a livello fiscale (deduzioni) per queste aziende virtuose una volta identificate e certificate.
3. Procedere in un lasso di tempo ragionevole i controllli di qualità e certificabilità per poter continuare ad avere gli incentivi o altre forme di contributi.
Con stima.
Tiziano Galeazzi, UDC (mozionante)
Francesco Maggi, capogruppo I Verdi Ticino