Il Consiglio federale modifica l’art. 26 dell’Ordinanza sulla vigilanza sull’assicurazione malattie (OVAMal) affinché la formula potestativa (“può ridurre”) sia sostituita con un obbligo per gli Assicuratori Malattia (“devono ridurre”). [attuale formulazione: “L’assicuratore può ridurre le sue riserve quando queste ultime rischiano di diventare eccessive”]
Argomentazione
L’attuale formulazione dell’articolo è inefficace e politicamente controversa. Numerosi Cantoni chiedono un cambiamento, verso una formulazione impositiva, da tempo. Il medesimo Consiglio federale ha affermato, in occasione della presentazione dei premi 2021 a fine settembre 2020, che le riserve sono eccessive e che bisogna trovare il modo per ridurle. La possibilità di restituire le riserve che già oggi viene data agli assicuratori non è purtroppo utilizzata e ciò a danno del sistema complessivo con riserve che crescono e una dilagante sfiducia dei cittadini nel sistema. La problematica è evidente in parecchi Cantoni e l’ordinanza va rivista con una formulazione obbligatoria e costrittiva che permetta di calmierare, e laddove possibile ridurre, i premi a carico dei cittadini.
INTERPELLANZA – Premi di cassa malati 2021: l’aumento in Ticino è frutto di problemi istituzionali?
L’aumento medio del premio di cassa malati per il 2021 in Ticino sarà del 2,1%. Si tratta della crescita più alta a livello nazionale, 1,6 punti percentuali sopra la media nazionale. Parimenti le riserve sono ancora in crescita e di conseguenza i premi non sono commisurati ai costi reali.
Alla luce di quanto esposto, formulo le seguenti domande.
1) Corrisponde al vero che l’aumento medio complessivo proposto dagli assicuratori malattia ammontava all’1,7%? Come mai l’Ufficio federale ha corretto al rialzo le previsioni e i dati forniti dagli assicuratori malattia?
2) Quale giustificazione si adducono “possibili aumenti troppo bassi degli ultimi anni”; cosa non ha funzionato nel meccanismo? Quali soluzioni non sono state implementate?
Il Consiglio federale ha affermato che le riserve sono eccessive e che bisogna trovare il modo per ridurle, gli assicuratori malattia hanno oggi la possibilità di restituirle, ma non un obbligo. La problematica è evidente guardando non solo alla situazione ticinese che si protrae da anni:
3) Alla luce di questo fatto e dell’assoluta necessità di meglio controllare, specificatamente limitare, le riserve, perché la proposta di modifica dell’Ordinanza sulla vigilanza sull’assicurazione malattie (OVAMal) conferma una formulazione potestativa (art. 26 “può ridurre”), oggi totalmente inefficace, rinunciando ad un obbligo (“deve ridurre”)?
4) Il fatto che alcuni assicuratori non forniscono più dati completi ai Cantoni, su espressa indicazione dell’UFSP, rende impossibile per questi ultimi un’analisi approfondita sulle proposte di premio dei principali assicuratori da trasmettere all’UFSP in fase di consultazione. Questa dinamica non mina la fiducia del cittadino verso il sistema? Perché l’UFSP bistratta il federalismo e rinuncia alla piena collaborazione con gli uffici cantonali che meglio conoscono la realtà cantonale?
Marco Romano
Consigliere nazionale PPD Ticino
Vice-Presidente Gruppo del Centro.PPD.PBD.PEV.