Titolo: Pianificazione e progettazione delle tratte mancanti svizzere delle linee ferroviarie ad alta velocità da confine a confine (N-S/E-O) da anticipare al 2030/2035: “Croix fédérale de la mobilité”.
Richiesta: Il Consiglio federale è incaricato di compiere i passi necessari per includere da subito nella fase di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria 2030/35 (FA 2030/35) la pianificazione e la progettazione delle tratte mancanti delle linee ferroviarie ad alta velocità da confine a confine, lungo tutto il territorio svizzero, sia tra il sud e il nord sia tra l’est e l’ovest.
Argomentazione: AlpTransit è un’opera svizzera ed europea lungimirante, ma incompleta, anche sul territorio elvetico. È quindi fondamentale che l’autorità federale si preoccupi da subito della sua completa realizzazione da confine a confine lungo tutte le tratte nord-sud e est-ovest. L’anticipo al 2030-2035 del completamento delle linee ferroviarie transalpine veloci da frontiera a frontiera è un progetto strategico per il futuro per rendere la Svizzera più forte nel contesto europeo, come evidenziato dal concetto “Croix fédérale de la mobilité”. Per quanto concerne la linea nord-sud occorre avere il coraggio di procedere almeno con la pianificazione e la progettazione di queste tratte non ancora inserite nel FA 2030-35, per evitare che i collegamenti a sud della galleria di base del Monte Ceneri, ultimo segmento del corridoio Rotterdam-Genova, slittino a dopo il 2054. Persino nel calcolo puramente trasportistico si deve ammettere che dal 2020 con le gallerie di base in esercizio (S. Gottardo e M. Ceneri) la rete ferroviaria si troverà al limite delle sue capacità, sia a nord nelle linee d’accesso a Basilea, sia a sud da Castione ai confini di Luino e Chiasso e nella rete italiana fino a Genova. Per la regione transfrontaliera e metropolitana Ticino, in particolare, occorre una speciale attenzione all’aspetto ambientale. Il limite delle immissioni di polveri fini è stato ampiamente superato a sud del Ceneri, nel Luganese e soprattutto nel Mendrisiotto, regioni nella quali per 71 giorni/anno si oltrepassano i parametri di legge. Per la linea est-ovest valgono, andando oltre l’approccio del superamento dei colli di bottiglia, considerazioni analoghe per un pacchetto supplementare di investimenti. Lo chiedono l’organizzazione territoriale intra e inter-metropolitana della Svizzera, la politica ambientale e una decisa politica di mobilità sostenibile. Si potranno così rinnovare nella visione del XXI secolo gli assi portanti nord-sud ed est-ovest dello sviluppo storico del nostro Paese.
Marco Romano
Consigliere nazionale PPD/TI
Municipale della Città di Mendrisio
www.marcoromano.ch