Come si fa a votare bene se i vari candidati sparano solo slogan e ci fanno capire che a loro no vi è alcuna alternativa. Sono tutti impegnati a partecipare a serate di aperitivi, dove loro presenziano dopo che i loro specializzati al maquillage hanno fatto i loro lavori di rimessa a nuovo, tenendo delle mollette in bocca per avere il sorriso sempre e comunque. Eravamo non a una ma a tante conferenze in questi ultimi tempi dove puntualmente vi era anche il candidato alle federali e puntualmente non hanno mai detto il loro pensiero ma hanno giocato allo scaricabarile. Se a Berna non ci ascoltano tuonava l’altro giorno un parlamentare nazionale e candidato è perché il Consiglio di Stato non fa niente e avanti di questo passo. Se non ci hanno dato gli storni dovuti dei premi cassa malattia è perché gli altri non hanno capito come è la situazione. Ma ci domandiamo noi al bar, con davanti un buon boccalino di nostrano: ma sanno farsi capire questi qua o sono là a Berna a farsi belli e farsi i loro affari personali. Una domanda non un’asserzione ma il dubbio sorge visto che cantoni come URI, con 30 mila abitanti e senza tanto clamore ottengono a Berna molto e quasi tutto quello che chiedono. Noi, 350mila abitanti, 8 parlamentari e 2 senatori non otteniamo quasi mai niente e se otteniamo è solo perché ai confederati fa comodo così. E la campagna… c’é chi si dimette in corsa per far parlare di se, chi fa le assemblee di società sportive per avere maggiore eco sui giornali e via di questo passo. Ma i temi, il lavoro, la disoccupazione e, la scolarizzazione, il frontalariato , il sostegno ai piccoli artigiani, ai commercianti, il turismo (quello vero), la mobilità e la sanità nessuno ne parla o si sfiorano i temi per scivolare sempre nelle accuse del passato.
Ma noi che abbiamo finito il nostro boccalino dopo una giornata di lavoro e non sappiamo se domani verremo licenziati da un qualche imprenditore per essere sostituiti da forze estere, questi parlamentari sono anche gli imprenditori di ditte farcite di manodopera estera, andiamo a casa e guardiamo i nostri cari pensando a bassa voce… “speriamo che domani avremo ancora il lavoro” !
Questa realtà semplice semplice, facile da capire, troppo facile da elaborare non serve ai grandi numeri della politica, perché il mondo deve andare avanti, con statistiche dove ci dicono che il PIL aumenterà dello 0.3% e dunque l’economia è in ripresa…. Ma chissenenfrega del PIL e delle statistiche a noi interessa che i nostri siano a Berna per salvaguardare il nostro benessere e non a fare il gioco delle Lobby e peggio ancora delle caste ….
Ma siamo noi popolo, quelli del boccalino, causa del nostro male. Invece di votare con testa diamo ascolto all’esteriorità delle persone, e peggio ancora con candidati che non hanno nessuna possibilità di farcela, fanno il gioco dei soli notabili, quelli tanto per intenderci che ci hanno portato sul baratro, invece di coalizzarsi e trovare il candidato alternativo (non ci interessa se di area di sinistra, di centro o di destra) che possa picchiare i tacchi delle scarpe sui banchi e dire una volta per tutte BASTA a queste porcherie. Purtroppo saranno eletti i soliti, li sappiamo già i nomi perché il popolo “scazzato” non va neanche più a votare in quanto non cambia nulla e perché il sistema ha prosciugato anche le risorse per potersi spostare !!! Ecco allora che votare sembra un esercizio di contorzionismo per far credere che cambia tutto ma alla fine non cambia nulla e a farne le spese saremo sempre noi, al bar, con il solito Boccalino, che non avremo più i soldi e dovremo dunque accontentarci del semplice tazzino. Evviva la politica, o meglio la partitica che ha fatto solo danni e continua a perseverare nella sua opera di distruzione del benessere popolare. (Un obbligo che abbiamo è andare a votare, chiudere gli occhi e mettere una crocetta, sarà sempre meglio che farsi guidare nella votazione dei soliti notabili)
ETiCinforma/rb