Durante una delle prime edizioni del Salone del Libro di Torino ricordo che ebbi il piacere di intervistare Dacia Maraini, lo ricordo bene perché mi rimase impressa una sua affermazione: “Chi legge un libro è un po’ come se lo riscrivesse”. Come vorrei aver scritto io, almeno alcuni, dei tanti libri che ho letto, partendo da quelli di Primo Levi per arrivare ad un altro autore che ho tanto amato: Milan Kundera.
Milan Kundera è nato nella repubblica Ceca, a Brno più precisamente, così come da Brno arriva Miroslav Lekes. Chi è questo signore? Ha delle attinenze con Kundera? No, lui non scrive libri e l’unica attinenza con il celebre scrittore è probabilmente solo la provenienza, ma c’è un particolare che mi interessa molto: Miroslav è un uomo che ha creduto e crede nella terra del mio Piemonte.
Ci arrivò alcuni anni fa, in vacanza con la famiglia, e ne rimase affascinato al punto di ripromettersi di tornare per diventare un produttore di vino. Un sogno, magari rimasto tale per tempo, ma che qualche anno fa si è avverato. Non mi dilungo nel raccontarvi tutta la storia professionale del Sig. Lekes, non opportuna in questo momento, arrivo invece ad oggi, il giorno in cui, ho scoperto la realtà “Réva” ovvero: “Vino & Resort” a Monforte d’Alba. Réva, il cui significato è “Grappolo” in lingua ceca.
Réva è una giovane realtà nella Langa del Barolo concepita come tradizione e dinamicità. Produce vino di qualità rispettando le varietà delle uve tipiche del territorio e le loro peculiarità, ma anche prestando un’alta attenzione alla pulizia e alla bevibilità del vino stesso. Si avvale di uno staff di esperienza, composto da persone che hanno alle spalle, nonostante l’età non avanzata, trascorsi di lavoro al fianco di ottimi interpreti del vino di questa terra. Daniele Gaia, Gian Luca Colombo, Gabriele Adriano, tre personaggi che conoscono il vino e il suo mondo: dalla vigna ai mercati più impegnativi. A Daniele il compito di vendere il prodotto, a Gian Luca quello di farlo, è l’enologo, e poi c’è Gabriele con il suo delicato impegno in vigna. Una squadra che lavora in sintonia con l’intento di ottenere risultati importanti.
Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Barolo ma anche un bianco, un blend di Sauvignon Blanc e Sauvigno Gris. Nove ettari di vigneto, quasi tutti in produzione e 60 mila bottiglie prodotte all’anno. Vigneti in zona e non al fine di potere abbracciare in toto la materia prima per il risultato finale.
Ma Réva è Vino e Resort, un angolo di Langa dove trascorrere momenti di serenità, relax, benessere, dove assaporare cucina e vini. In una parte della struttura, acquistata sin dall’inizio del percorso di Lekes, per dare vita all’azienda agricola dedita alla produzione enologica, di recente sono state allestite 12 camere, terrazze con panorami, un ristorante, un centro benessere e le piscine. Le stanze sono personalizzate in ben 4 tipologie per ogni esigenza di confort. Presso il centro benessere si trova l’idromassaggio, il frigidarium, la sauna finlandese, un hamman, la doccia emozionale con aromi e colori e una piscina coperta, riscaldata e arricchita dalla vista sulle vigne. Non mancano poi i trattamenti rigenerativi per corpo e mente.
Al ristorante del Resort chiamato “Fre” che in dialetto piemontese significa fabbro – in origine presso l’antica dimora c’era proprio un fabbro – lo chef Paolo Meneguz propone una cucina molto interessante. Anche lui giovane, come i colleghi di cantina, ha già però acquisto esperienze sia in Italia che all’estero. La sua cucina propone ingredienti di alta qualità selezionati tra i migliori produttori del territorio della provincia. Dalla cacciagione al pesce di acqua dolce, dalle ricette tipiche a quelle interpretate e rivisitate dal suo estro.
Un luogo dove giocare a golf e farsi un sauna, dove cenare e coccolarsi, dove bere un Barolo e sognare. Un luogo dove lo stile contemporaneo abbraccia l’essenza della cultura contadina, dove ospitalità e gentilezza sono di casa, dove i sapori delle stagioni si miscelano all’eleganza e al piacere di vivere.
Ho incontrato i “ragazzi” del vino Réva, ho chiacchierato con lo chef, ho dialogato con il direttore del complesso, Daniele Scaglia che mi ha fatto notare che l’azienda si auto produce un buon 50% dell’energia che consuma grazie ad un impianto fotovoltaico, mentre per l’acqua d’irrigazione è stato scavato un pozzo artesiano profondo 263 metri. Inoltre, sempre per aumentare il risparmio idrico, è stato realizzato un laghetto che riceve il convogliamento delle acque piovane dei tetti e quelle di scolo delle vicine alture collinari. Vigne e campo da golf non conoscono siccità.
Non conoscevo Réva, la sua recentissima storia e il suo operare; l’opportunità mi è stata offerta con il gradito invito alla cena di gala della prima edizione di “Serralunga vino e…” svoltasi a Serralunga d’Alba non lontano da Monforte. Un evento prezioso per degustare i vini del territorio di Serralunga, per seguire momenti formativi sul tema, per vivere un Festival enologico nel centro storico della località.
La cena, che ha avuto luogo al “Boscareto Resort” ha visto in scena 5 chef con altrettante portate e i produttori di Serralunga d’Alba con i loro vini. Oltre a Federico Gallo (Locanda del Pilone), Francesco Oberto (Da Francesco), Alfonso Russo (Ventuno. 1), Pasquale Lera (Il Boscareto Resort), anche lo chef del citato ristorante Fre/Réva Paolo Meneguz con il suo piatto: coda e ciliegie.
Non ho conosciuto di persona il Sig. Miroslav Lekes, non mancherà l’occasione nel prossimo futuro, ma ho abbracciato il forte entusiasmo dei suo collaboratori di cantina e del Resort. Spero che tutto questo sia solo l’inizio di un percorso costruttivo e soddisfacente per tutti loro e per il territorio.
Fabrizio Salce