Invece di cercare di fare i grandi nel mondo, sarebbe meglio che certi paesi impiegassero le loro poche o tante risorse economiche per risolvere i loro problemi, sociali, tecnici e della popolazione. Guardiamo in Brasile. Poveri fino al collo, un’economia che tirava alla grande distrutta dalla corruzione politica e dall’ingordigia dei governanti, però hanno voluto i giochi olimpici per dimostrare al mondo cosa?
Nulla solo che antepongono la boria di alcuni rispetto il bene ultimo sommo della popolazione. Con strutture non all’altezza, la polizia che sciopera perché vuole lo stipendio, i poveri sfollati dai luoghi poveri e messi in luoghi ancora più poveri, tutto per mostrare al mondo la grandezza di una nazione, che non lo è. Sia ben chiaro il brasiliano è un personaggio straordinario in accoglienza, sorriso e amore verso il prossimo, gestito da gente affamata di gloria e di potere. Ogni Nazione che ha organizzato una Olimpiade stà ancora pagando ora i debiti di quell’evento. Bisognerebbe discutere se ha ancora senso organizzare simili eventi, in un mondo dove la povertà dilaga,in paesi poveri e dove alla fine tutti quei soldi investiti vengono gettati nel WC perché incapaci di riutilizzare le strutture. Senza poi pensare ai lavori stessi, decisi da organizzazioni malavitose, che hanno ramificazioni ovunque. Basta a queste manie di grandezze dove a farne le spese sono popolazioni già colpite da povertà e calamità naturali. Ogni evento che si pieghi su se stesso e si cominci a trovare soluzioni meno dispendiose con strutture già esistenti. Candidata fra 8 anni Roma capitale, che ad oggi non sa neppure come pulire la città dall’immondizia. Basta, basta a questi sprechi e che le risorse vengano utilizzate per altri scopi, ad esempio finalmente a favore della popolazione. Per la cronaca paesi poveri siamo tutti per cui nessuno si permetta ancora di gettare soldi al vento per suoi prestigi personali e come alle olimpiadi, pensiamo anche alle cattedrali nei deserti alle nostre latitudini, stringendo ancora ai soldi gettati nei comuni per opere che mai riusciranno a camminare da sole. Allora vogliamo una volta pensare veramente al bene della popolazione tutta e non solo degli elitari che di aiuti, in fondo, non ne hanno neanche bisogno e se vogliono praticare sport o attività elitarie, hanno loro stessi i mezzi per andare dove ci sono strutture adeguate ai loro desideri di divertimento. (ETC/rb)