Una giornata elettoralmente difficile quella di oggi dove solo l’iniziativa contro l’allevamento intensivo non ha avuto storia. Gli altri due oggetti invece se la sono giocata spalla a spalla. L’imposta preventiva rimane per una manciata di voti mentre le donne in pensione a 65 anni per un divario di soli 30mila voti circa. Un dato che andrà analizzato, da qualche anno a questa parte, come la partecipazione al voto su temi così importanti si attesta sul 52% ca. Che significa come oltre al Röstigraben per il tema dell’AVS la metà della popolazione non si è espressa, proprio non è andata a votare. Siamo certi che se la partecipazione fosse stata più alta magari i risultati delle urne sarebbero confermati ma non con differenze cosi esigue. Oppure magari sarebbero sortiti risultati diversi. La morale è che i risultati rispecchiano solo il desiderio di metà della popolazione, dunque i signori politici invece di bearsi o dannarsi per gli esiti delle urne dovrebbero iniziare a chinarsi sul tema del perché molta popolazione non va a votare. Troppo facile sentire, come abbiamo sentito questa mattina, che stiamo troppo bene per cui non si va a votare. Detta dai politici questa motivazione suona come un “non ce ne frega nulla della popolazione”. Mettersi una mano sul cuore e mettersi in discussione come classe politica, seriamente, porterebbe forse a capire e correggere questa tendenza. (ETC/rb)