L’Associazione Svizzera per un territorio senza grandi predatori (ATsenzaGP) chiede azioni concrete a tutela degli interessi delle popolazioni di montagna.
Si è svolta recentemente a Berna la prima Assemblea nazionale dei Delegati delle Associazioni per un Territorio senza grandi predatori, organizzazione che conta oltre 1400 membri con Sezioni nei Cantoni Ticino, Vallese, Grigioni, San Gallo, Appenzello interno ed esterno, Glarona, Vaud e Friborgo. È stato un bilancio positivo, anche se politicamente a chiaro scuro, di un intenso anno d’attività a livello nazionale e nei vari Cantoni. Espressa preoccupazione per la continua espansione delle predazioni causate della presenza di grandi predatori (lupo, orso, lince e ora anche lo sciacallo dorato), realtà che sta mettendo in pericolo la continuazione dell’allevamento sia nella pianura quanto in montagna. Situazione che induce ad abbandonare gli alpeggi, compromettendo la produzione di prodotti nostrani e creando ulteriore spopolamento nelle zone periferiche con la graduale sparizione dell’uomo di montagna, l’unica specie in pericolo d’estinzione! Si sono costate anche ricadute negative nel settore del turismo, specialmente in quello escursionistico e di montagna. Preoccupa la presenza di due orsi nei Grigioni, le recenti predazioni di pecore e capre in alto Vallese, nella zona di Disentis, nella valle urana di Isenthal, in Ticino, in Val Bregaglia e in Appenzello. La presenza di mute di lupi in via di evoluzione nella zona del Calanda, in Vallese, in Val Morobbia (gruppo itinerante tra questa Valle, la Val Colla, la Capriasca e la Valle italiana della Cavargna,) e di una femmina con due piccoli lupi sopra Brusio a confine con la Valtellina sono la dimostrazione dell’espansione in atto di queste belve a livello nazionale. Si rileva inoltre che il problema diventa sempre più di carattere internazionale: in Italia, Francia, Germania e Austria vi è pure grande preoccupazione! Con la ministra francese dell’ambiente l’ecologista Ségolène Royal si chiede di rinegoziare la Convenzione di Berna che data del 1979, oltre trentasei anni or sono! Ora anche in Svizzera in quest’ambito ci si sta muovendo con la recente approvazione da parte della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dell’iniziativa del Canton Vallese “lupo, la festa è finita”/ https://www.parlament.ch/press-releases/Pages/mm-urek-n-2016-05-24.aspx. Nel contempo si chiede un’urgente drastica riduzione dei limiti di predazione previsti della recente Strategia svizzera per la gestione dei Grandi predatori.
Il Ticino era rappresentato dai Delegati Sem Genini (Segretario agricolo cantonale), da Andrea Zanini (deputato al Gran Consiglio e membro di Comitato della Sezione Cantonale) e dal co presidente nazionale Germano Mattei.