L’Associazione dei liberi pensatori-Sezione Ticino ha preso atto delle proposte della Commissione scolastica dipartimentale in merito al futuro dell’insegnamento religioso nella scuola pubblica.
I Liberi pensatori, pur non misconoscendo l’importanza del fenomeno religioso, mantengono la loro opposizione di fondo contro le intromissioni confessionali nella scuola pubblica. La conoscenza delle molteplici fedi, con uno spazio congruo concesso pure alla critica del fatto religioso da un punto di vista materialista, ateo ed agnostico, dovrebbe essere materia d’insegnamento nelle lezioni di storia già presenti nella griglia oraria.
Se, comunque, si dovesse inopinatamente propendere per l’introduzione di una materia specifica per coloro che disertano le lezioni di religione tradizionale, questa dovrebbe trattare tutta la cronologia del fenomeno religioso dalla sua nascita, e non solo quello dei monoteismi, il cristianesimo erroneamente in primis, come propugnato dal parlamentare della Lega, Michele Guerra, che con le sue affermazioni dimostra proprio di non conoscere le religioni.
Nella conoscenza del fenomeno religioso gli allievi dovrebbero essere pure resi eruditi dell’esistenza della non credenza (sancita pure dalla Costituzione federale) come modus vivendi tutt’altro che penalizzante.
Inoltre, per correttezza scientifica, gli insegnanti di “Storia delle religioni” non dovrebbero essere persone diplomate o laureate in scuole fideiste.
Va da sé che se le condizioni esposte non dovessero essere rispettate i Liberi pensatori si adopereranno per avversare qualsiasi tentativo di rendere obbligatorio un insegnamento alla religione mascherato da laico (nel senso di non chierico).
Per L’ASLP-Ti, il presidente: Giovanni Barella