L’Ambri non c’è più. Né col gioco, né con la testa. Tre partite, le ultime che chiedono un riscatto per dei tifosi che sempre hanno sostenuto questa squadra. Una squadra che forse si pensava al riparo o che, e qui sarebbe vergognoso, abbia voluto disputare la finale dei Play-out per questioni di cassetta. Queste erano le voci che giravano nel pomeriggio che sicuramente la dirigenza smentirà, ma a pensare male si fa male e a volte si azzecca. Se così fosse, e teniamo il condizionale sperando che così non sia, questo Ambri non meriterebbe neppure l’attenzione dei media. Ma non ci capacitiamo che si arrivi a queste bassezze e la finale contro il Raperswil, alla media delle sette partite, non sarà una passeggiata, con il Rappi che si prepara a questo appuntamento da tre mesi e l’Ambri che sembra arrivare spompato. E’ vero che poi lo spareggio eventuale con la prima della B dovrebbe essere a senso unico per la squadra di A, ma ci ricordiamo i brividi che il Visp ha fatto sudare ai tifosi leventinesi per cui tutto sia possibile. A parte tutte le considerazioni sul banco degli accusati in primis l’allenatore reo di non riuscire mai a motivare la squadra nei momenti topici, di non aver voluto mai inserire i giovani e di intestardirsi sul suo gioco che non ha portato mai nulla in nessuna squadra in cui è stato allenatore. Non ha mai vinto nulla e questo la dice lunga, ma le difficoltà finanziarie leventinesi, con ogni probabilità lo mettono al riparo da un certo licenziamento….