01. Il Consiglio federale vara un piano d’azione per la protezione delle api
Il 2.5.2013 è stata depositata in Consiglio Nazionale dalla Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura la mozione 13.3367 richiedente un pacchetto di misure volte a proteggere le api. La mozione chiedeva al Consiglio federale di varare un pacchetto di misure volte a ridurre, entro il 2023, i rischi determinati dall’utilizzo a lungo termine di prodotti fitosanitari per l’ambiente e soprattutto per le api e altri impollinatori.
La mozione veniva adottata dal Consiglio Nazionale in data 19.6.2013 e dal Consiglio agli Stati in data 25.11.2013.
Il Consiglio federale si è espresso ieri a favore di un piano d’azione volto a ridurre il rischio e a incentivare un utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari. A protezione delle api esso propone diverse misure.
Per meglio capire la problematica “api” -anche perchè fra le misure previste ve ne sono di quelle che toccano la tematica dei pesticidi e quindi di loro eventuali residui sulle derrate alimentari- vi invitiamo a consultare il sito dell’Autorità Europea per la Sicurezza degli Alimenti (EFSA) che presenta un video didattico sul tema “api” (il video è in lingua inglese, ma è possibile visualizzare sottotitoli in italiano con il comando CC in basso a destra sul video).
02. Monitoraggio di pesticidi
Nella UE, così come in Svizzera, sono regolarmente attuati piani di monitoraggio dei residui di pesticidi in diverse derrate alimentari. L’attività è basata sul rischio e tiene in considerazione i consumi e i paesi di provenienza. Derrate consumate in grandi quantità e provenienti da Paesi con un istoriato negativo di presenza di residui sono analizzate a frequenza maggiore di altre.
La valutazione dei risultati avviene -al momento- sulla base di valori MRL (valori massimi di residui) per singole sostanze. A livello mondiale sono tuttavia in atto studi per formulare un approccio totalmente diverso basato sul rischio cumulativo dovuto alla presenza di più pesticidi (cocktails) aventi le stesse proprietà tossicologiche.
In Svizzera l’attività analitica in questo settore si concentra per ragioni di razionalizzazione in alcuni laboratori cantonali equipaggiati con strumentazione specifica in grado di depistare fino a 650 molecole diverse di pesticidi. Questi laboratori cantonali prelevano campioni dai principali importatori di frutta e verdura, così come campioni di derrate trasformate direttamente dal mercato presso grandi superificie di vendita e negozi al dettaglio. Essi analizzano anche campioni per conto dell’Ufficio federale per la sicurezza delle derrate alimentari e veterinaria (prelievi alla frontiera) e di altri laboratori cantonali, p.es. il LC del Ticino, nell’ambito di campagne regionali e nazionali specifiche. I risultati di questa attività sono visibili sui rispettivi siti o nei rispettivi rapporti annui (p.es. GE, ZH, BE, TG, AG) e mostrano tassi di non conformità che vanno dallo 0% fino al 33%, a seconda delle derrate e della provenienza. Particolarmente problematiche sono frutta e verdura provenienti dai mercati asiatici, mentre nessuna o poca preoccupazione destano quelle di provenienza UE e nazionale.
Con la recente acquisizione di strumentazione adeguata e formazione di personale specifico, anche il Laboratorio cantonale del Ticino è ora in grado di svolgere analisi di un discreto numero di pesticidi in matrici alimentari vegetali, prioritariamente di produzione locale.
Per meglio capire la problematica vi invitiamo a consultare il sito dell’Autorità Europea per la Sicurezza degli Alimenti (EFSA) che presenta un video didattico sul tema “pesticidi” (il video è in lingua inglese, ma è possibile visualizzare sottotitoli in italiano con il comando CC in basso a destra sul video).