Per il diritto al buon cibo
Oltre il 60% del pianeta ha un problema legato al cibo. Da decine di migliaia di anni il nostro corpo si è adattato a un regime alimentare tipicamente umano. Oggi, i prodotti industriali, molto trasformati, forniscono troppo materiale di scarsa qualità, incapace di mantenere un corpo sano. I metodi di produzione dell’agribusiness sono corresponsabili inoltre di catastrofiche pandemie.
E il peggio deve ancora venire. Presto l’agribusiness sarà in grado di mettere sul mercato capsule simili a quelle di certi caffè che permetteranno alle persone di consumare cocktail nutritivi personalizzati. Si prevede anche di utilizzare stampanti 3D per preparare i pasti seguendo determinate raccomandazioni di salute registrate elettronicamente.
Ma in fondo, chi nutre davvero l’umanità? Solo il 25% degli alimenti che consumiamo proviene dalle grandi aziende agricole industriali. Un tipo di agricoltura responsabile di oltre il 75% dei danni ecologici inflitti al pianeta. Il resto della produzione è «ancora» frutto del lavoro di piccoli contadini. Sono loro a preferire la salute della terra al rendimento per ettaro! Sono loro, inoltre, ad aver introdotto innovazioni importanti a livello tecnologico, un low-tech piuttosto che un high-tech. Sono sempre loro a nutrirci nel rispetto delle stagioni, delle sementi e delle tradizioni culinarie.
Ci troviamo ormai a un bivio: su tutto il pianeta avanza un nuovo modello agricolo che richiede a noi buongustai di agire prendendo in mano il nostro destino. La grande conquista del XXI secolo potrebbe essere il diritto a un’alimentazione buona, pulita e giusta. Insieme al diritto di sapere che cosa stiamo mangiando, il diritto di scegliere prodotti sostenibili e salutari, il diritto di rifiutare cibi chimici privi di gusto.
Tutti gli eventi che abbiamo riunito nel nostro programma, sparsi in ogni angolo del paese, grazie al lavoro di centinaia di volontari e volontarie, sono un invito alla convivialità e alla gioia degli incontri intorno al gusto.
gout.ch/it/
Magazine Gout.ch 2021
Philippe Chevrier, chef stellato, Padrino svizzero del Gusto 2021
Lo chef stellato del Domaine de Châteauvieux a Peney-Dessus, a capo di vari ristoranti nel cantone, è da molto tempo un noto imprenditore. La sua ambizione in quanto ambasciatore della 21a edizione della Settimana del Gusto? Condividere la ricchezza del territorio ginevrino al di là delle frontiere della Repubblica sul lago Lemano.
gout.ch/it/philippe-chevrier-padrino-del-gusto-2021
Ginevra, Città svizzera del Gusto 2021
Per tutto l’anno la città sulla punta del lago Lemano si impegna a favore del mangiar bene esplorando i legami tra alimentazione e clima e puntando sull’educazione al gusto: per garantire un accesso democratico a un’alimentazione sana per tutti e mettendo in primo piano i circuiti brevi.
Al centro di questa edizione ci saranno le questioni legate alla promozione del territorio e al radicamento in questo territorio, e il sostegno all’economia locale. Il tutto all’insegna del motto: «Territorio del gusto, gusto del territorio».
geneve-villedugout.ch
La consigliera federale Karin Keller-Suter apre la Settimana svizzera del Gusto 2021
Mercoledì 15 settembre la consigliera federale Karin Keller-Suter aprirà la 21a Settimana svizzera del Gusto durante un ricevimento al Bellevue Palace di Berna che porterà i colori di Ginevra e sarà interamente bio!