La meteo è basilare per una stagione turisticamente ottima. Gira meno gente, meno gente viene attratta in montagna anche perché la meteo non fa giudizio. Ma siamo certi che sia solo questo il motivo che tiene distante i turisti dalla nsotra terra, il Ticino. Abbiamo fatto una ricerca a Poschiavo e … pochissime camere a disposizione, segno che non è solo la meteo a tenere distante i turisti. L’offerta combinata, ecco cosa manca. L’accoglienza ecco cosa siamo deficitari rispetto altre regione, non certo più belle ma in grado di creare delle offerte combinate. Diciamo messa in rete di tutti gli eventi, le offerte, le opportunità e perché noi puntare sull’accoglienza, che non costa nulla. Lo sappiamo tutti che l’accoglienza dovrebbe essere il leit motiv del turismo, ce lo ripetono in ogni assemblea a Ticino Turismo, ma sembra proprio che non ascoltiamo questi messaggi. Noi siamo convinti che il territorio, le strutture, i musei e le offerte del tempo libero non sono seconde a nessuno, ma noi pensiamo che sono i turisti che hanno bisogno di noi. Infatti molte strutture bellissime rimangono chiuse perché chi le gestisce non ha alcuna sensibilità turistica. Cosa ci vuole, ingagggiare molti studenti che sono a casa a fare niente, affinche siano gli accompagnatori ai turisti.
No, da noi si vogliono assumere mega esperti del turismo, senza rendersi conto che varrebbe più la pena ingaggiare studenti, magari della scuola del turismo di Bellinzona, per farli lavorare sul territorio e rendersi conto delel esigenze concrete dei turisti.
Da noi si preferisce creare gruppi di studio, gruppi per le statistiche e via dicendo, quando sarebbe molto più importante favorire gli albergatori con investimenti a tasso zero, affinché ristrutturino le loro infrastrutture e possano ospitare molto decorosamente i nostri ospiti. L’ospite deve sentirsi a casa sua e quando si sente coccolato, la meteo diventa un qualcosa di secondario, ininfluente alla tematica turistica. Allora inutile avere tanto e non saperle ”vendere” bene, solo perché da noi fa testo la gelosia, l’invidia e la cattiveria. Continuando in questa direzione non ne caveremo un bel niente. Speriamo solo che la generzione di anziani lasci il passo ai giovani e che gli stessi giovani non siano peggiori di chi li ha preceduti. O vogliamo vivere di turismo oppure smettiamola di raccontarci bugie e investiamo i milioni altrove !!!
Anche perché le autorità ultimamente stanno dando degli imput importanti al turismo, con investimenti considerevoli, ma se gli operatori non capiscono che spetta a loro cogliere queste opportunità, lo Stato non può e non deve sostituirsi al privato. Ma questi operatori, la maggior parte, sono capaci e lo fanno molto bene, unicamente di piangersi addosso e dare la colpa dei loro mancati affari vuoi alla meteo, vuoi alla regione, vuoi ai politici, senza mai fermarsi un attimo e farsi un esame interiore. Assieme possiamo di certo ancora, con difficoltà, farcela, ma se continuiamo a vivere di invidia e gelosia siamo condannati a breve a ”morire” e vedere i nostri paesi spopolarsi e diventare come degli alpi.
Per le capanne alpine il discorso invece è molto diverso e la meteo gioca di certo un ruolo fondamentale per una stagione da considerarsi buona o cattiva. Ma anche qui, con proposte e attività del tempo libero si potrebbe limitare i danni.
Concludendo piangersi addosso non serve a nulla. Il nostro Cantone, di certo tra i più belli in assoluto, da venti anni si piange addosso, reclama, e guarda sempre in casa altrui con invidia, e da venti anni le cifre sono in continua decrescita. Cominciamo a guardare in casa altrui, Grigioni in primis, con occhi diversi, con occhi che colgono il modo diverso di porsi al cospetto dell’ospite. Poi di certo non pinageremo piu ma riscopriremmo come il turismo non sia solo fonte di grattacapi ma sia la via d’uscita da una crisi che ci attanaglia da troppo tempo e ci vede sempre passivi e poco reattivi.