Esprimendo solidarietà ai dipendenti della Società Navigazione Lago Maggiore scesi in sciopero a tutela dei posti di lavoro e del servizio pubblico, presento la seguente interrogazione. Contemporaneamente al problema occupazionale siamo infatti di fronte all’ennesima umiliazione al servizio pubblico del nostro Paese che va a ledere così il diritto alla mobilità della cittadinanza.
1. Corrisponde al vero che la mobilità privata sui laghi ticinesi sta aumentando? 2. Quali garanzie vi sono che l’azienda non procederà ad una sostituzione di manodopera a condizioni salariali e di lavoro peggiori delle attuali? Il Consiglio di Stato intende intervenire attivamente per impedirlo? Se sì, come? Se no, per quale motivo? 3. Come intende agire il Consiglio di Stato al fine di garantire, quale misura urgente sul corto periodo, il servizio di trasporto pubblico sul lago Maggiore? 4. Non ritiene il Consiglio di Stato che la soppressione del suddetto servizio sia in contraddizione con la valorizzazione del turismo nella regione, a partire dalle Isole di Brissago? Come ritiene intervenire affinché ciò non accada in futuro? 5. Il Consiglio di Stato ritiene che il servizio di trasporto pubblico sul lago Maggiore disponga di una flotta al passo coi tempi? Non pensa di dover intervenire con un investimento pubblico con lo scopo di modernizzarla e renderla più ecologica con battelli di ultima generazione? 6. Si è già ipotizzata la liberalizzazione del settore come è purtroppo il caso sul lago Ceresio? Come si pone il Consiglio di Stato rispetto a tale proposito? Massimiliano Ay Partito Comunista