On. signor Sindaco, On. signore e signori Municipali,
in questa legislatura breve pochi altri temi hanno attratto l’attenzione della politica comunale, dell’opinione pubblica e dei media, come quello relativo allo stato e al risanamento delle finanze comunali. Non poteva d’altronde che esser così, dopo il grido d’allarme sinistramente successivo alle ultime elezioni comunali.
Legislatura breve questa, causa il rinvio delle ultime elezioni comunali, per il travagliato percorso d’aggregazione tra i Comuni di Lugano, Cadro, Sonvico e la Valcolla. Travagliato non tanto per le differenti posizioni di favorevoli e contrari, con i primi, è bene ricordare, ampiamente vittoriosi in votazione popolare. Travagliato piuttosto per la brusca battuta d’arresto subita ancora in fase di discussione preliminare tra la Città e il Cantone, dovuta alla partecipazione finanziaria del Cantone, ritenuta largamente insufficiente da parte di Lugano.
In risposta, Lugano congelò per così dire il processo aggregativo e tutto si fermò fino alle votazioni cantonali del 2011. Con l’elezione del nuovo Consiglio di Stato, che si dimostrò fin da subito molto più ben disposto del precedente ad assecondare le richieste economiche avanzate dalla Città, si riprese la discussione sul progetto aggregativo.
Nel suo Rapporto alla Cittadinanza dell’ottobre 2011, il Consiglio di Stato assicurava al nuovo Comune un oltremodo cospicuo supporto finanziario, come mai prima d’allora, tanto che poi nel Decreto legislativo concernente l’aggregazione dei Comuni di Bogno, Cadro, Carona, Certara, Cimadera, Lugano, Sonvico e Valcolla, del giugno 2012, il Gran Consiglio decretava:
– 17.0 mio. di franchi, per il risanamento finanziario dei Comuni di Bogno, Certara, Cimadera e Valcolla sulla base del credito quadro di 120 milioni di franchi destinati ai Comuni in dissesto finanziario (messaggio n. 5825 del 29 agosto 2066);
– 2.1 mio. di franchi, grazie al mantenimento, per un periodo di quattro anni, delle aliquote di sussidio per i docenti delle scuole comunali in base alla situazione precedente l’aggregazione;
– 5.4 mio. di franchi al massimo, per il mantenimento sull’arco di al massimo 8 anni del regime di sussidiamento degli investimenti preesistenti l’aggregazione in base alle vigenti leggi cantonali (importo derivante dal differenziale di sussidio fra le aliquote prima e dopo l’aggregazione), escluso l’art. 14 della legge sulla perequazione finanziaria intercomunale del 25 giugno 2002;
– 16.0 mio. di franchi, quale credito per sostenere gli investimenti nel comprensorio dei Comuni in fase di aggregazione con la Città, per favorire un’adeguate integrazione e sviluppo nel contesto del nuovo Comune. Spesa a carico del conto investimenti del Dipartimento delle Istituzioni, Sezione degli enti locali.
La partecipazione finanziaria assicurata dal Cantone è risultata di duplice natura: diretta, per la parte riguardante il risanamento degli ex-Comuni e per le aliquote di sussidio; indiretta, per quella parte relativa agli investimenti del nuovo Comune preesistenti l’aggregazione e agli investimenti futuri di specifico interesse.
Da notare i riferimenti a limiti temporali, oltre i quali sembrerebbe decadere la validità di quanto sopra elencato.
Alla luce di quanto esposto, chiedo dunque al lodevole Municipio di voler rispondere cortesemente alle domande seguenti:
In questi pochi anni, dal 2011 ad oggi, la capacità di investimento della Città è indubbiamente diminuita. Reale è il pericolo che si perdano i contributi cantonali relativi agli investimenti, paradossalmente proprio quando ce ne sarebbe più bisogno.
Può confermare ad oggi il Municipio che il sostegno finanziario assicurato da parte del Cantone è tutt’ora valido?
Quali sono gli investimenti prospettati dal Comune che beneficeranno dell’apposito credito di 16.0 mio. di franchi previsto dal Cantone? Secondo quali priorità e con quale programma d’attuazione si intende procedere?
Nel dibattito sull’aggregazione forte è stato il convincimento che la costruzione delle nuove scuole dell’infanzia di Cadro e Sonvico potesse essere ampiamente finanziata dal credito cantonale previsto per sostenere gli investimenti nel comprensorio.
Ve n’è riscontro nella realtà dei fatti? Nello specifico, vi è una percentuale massima di sussidio contemplata dal Cantone per questo particolare investimento?
In generale, qual è l’ammontare dei contribuiti già versati dal Cantone a favore del Comune di Lugano per quegli investimenti che ne beneficiavano?
Qual è invece quello riguardo i contribuiti previsti dal Cantone per il risanamento finanziario degli ex-Comuni della Valcolla?
Ringrazio già sin d’ora per la puntuale risposta e cordialmente saluto
Per il PPD e Generazione Giovani Lugano
Michele Malfanti