E’ senz’altro una comunicazione molto particolare questa, ma data la volontà di celebrare il 50° della scomparsa del grande attore napoletano e proprio a Napoli quest’anno il personaggio di Totò è ricordato nella figura del grande interprete Antonio De Curtis, volevo renderla partecipe di un nostro “traguardo”, frutto di un lavoro complesso ed al tempo stesso inedito al grande pubblico riguardante la ricostruzione del “Principe della risata”, in arte, Totò, raggiunta grazie ad una interpretazione particolare da parte di un Attore (“specializzato” esclusivamente per questo ruolo) ed ad un trucco impensabile sino a poco tempo fa.
Infatti, l’Attore che interpreta e presta da anni la voce a Totò ( negli interventi audio o spot televisivi ) ha da sempre dedicato questa inedita interpretazione a tutti coloro che amano Napoli ed il grande artista scomparso.
La nostra complessa ricostruzione di Totò fu infatti fortemente voluta dal grande Produttore Dino De Laurentiis che ne voleva fare un film sulla vita dell’attore scomparso, individuando finalmente un interprete (a suo dire) in grado di ricordarlo così fortemente, anche grazie all’aiuto di uno Special Make up impensabile fino a qualche tempo fa; televisione, cinema e teatro furono i possibili scenari/palcoscenici per un omaggio così grande mai pensato sino ad allora. (l’attore è in grado di improvvisare e lavorare senza problemi anche al fianco di qualsiasi altro artista …)
Vi invitiamo a vedere questi brevi filmati cliccando sui link che seguono.
https://youtu.be/05dHh_0pLcg
https://youtu.be/lvvfTSTfK5U
Seguono Articoli estratti da: www.francescoegaetanopaolocci.com
E’ l’anno 1983: Francesco e Gaetano Paolocci si trovano in North Carolina presso gli stabilimenti cinematografici di Dino De Laurentiis, è lì che nasce l’idea di riproporre dal vivo – attraverso dei sofisticati effetti speciali di trucco ( special make up ) – un grande mito dello spettacolo italiano, il grande attore comico Principe Antonio De Curtis in arte Totò.
Si trattava del progetto di un trucco molto elaborato, in protesi di Make up, che avrebbe reso Francesco, come attore, libero completamente di esprimersi e, come faceva Totò, passare in rassegna tutte le migliori espressioni, senza alcuna limitazione ricalcandone movenze ed atteggiamenti.
Dino De Laurentiis aveva in passato prodotto molti films con l’attore comico napoletano e ai fratelli Paolocci sembrava una magica coincidenza che questa idea, inizialmente mai confessata al grande produttore, potesse nascere proprio in America e non in Italia (patria legittima del grande attore scomparso).
Da quel momento iniziò di fatto, per questi giovani artisti, uno studio che continuò per ben venti anni, accompagnato da una passione e stima crescenti per l’artista scomparso.
Così riporta L. Di Spirito nel settimanale Sorrisi e canzoni TV nell’agosto del 1993 che dedica la copertina al Totò interpretato daFrancesco Paolocci dal titolo:”Totò e Milly Carlucci: cronaca di un incontro impossibile” <…. Posare per le foto di “sorrisi” mi ha molto impressionata: ho avuto la sensazione di stare con il vero Totò, in carne ed ossa, tanto era la somiglianza del sosia – dice Milly Carlucci – è veramente difficile trovare un personaggio che somigli così tanto a Totò …> segue nell’articolo: “…A far rivivere Totò sono Francesco e Gaetano Paolocci (29 anni) famosi creatori di effetti speciali …i Paolocci custodiscono gelosamente il procedimento di applicazione dei materiali sintetici che usano per modificare i lineamenti: una tecnica appresa in America in 10 anni di lavoro…”
Nell’Agosto del 1998, il produttore cinematografico Fabrizio Capucci, che pure aveva recitato accanto a Totò nel film “Rita, la figlia americana” (italia,1965), ingaggia Francesco Paolocci per il doppiaggio di uno spot televisivo dove compariranno immagini del veroTotò utilizzato questa volta come testimonial di un importante promozione televisiva costata più di sette miliardi di lire ( M.Martinelli – Il Messaggero dicembre 1998). Le immagini sono tratte da spezzoni di vari films, e Francesco Paolocci ( in veste di doppiatore ) ha il compito ora di prestare la sua voce nei modi e nel timbro del tutto simili a quella del vero Totò. Si rivela da subito una scommessa per tutti; Francesco che negli anni aveva studiato la voce del grande Totò alla perfezione stupisce tutti, in sala doppiaggio, con una interpretazione davvero straordinaria; riuscirà infatti ad imitarne non solo le inflessioni, ma la dolcezza e il calore, tanto da sembrare la vera voce di Totò.
Questa passione, nel tempo, porterà poi Francesco, in veste di imitatore di Totò, a partecipare a diverse trasmissioni televisive e ad incontrare vari personaggi che ebbero la fortuna di conoscere il grande attore; ma l’incontro più emozionante e significativo resterà quello con la figlia del comico napoletano, Liliana De Curtis, nel Gennaio del 1995.
Ed ancora M.Martinelli nel Il Messaggero del dicembre 1998 nella pagina Cronache Italiane:< ..Lucio de Caro, giornalista e sceneggiatore, Edmondo Ricci, produttore cinematografico ( “Fontamara”, 1980, di C. LIzzani ) e Alberto Corbi, giornalista ..dicono che furono loro, più di un anno fa, a capire che quella di Totò poteva essere la figura migliore per pubblicizzare il TOTOSEI e il TOTOCALCIO in generale; bastava giocare sull’accento, inventare un dialogo strapparisata e imitare alla perfezione le espressioni e la parlata del comico napoletano….avevano persino scovato un ragazzo che imitava a perfezione Totò: Francesco Paolocci di Viterbo…>
Edmondo Ricci, produttore cinematografico degli anni del cinema dei “telefoni bianchi” stimando Francesco non solo come doppiatore di Totò ma anche come attore, lo aveva proposto come possibile interprete di un intero film incentrato sulla vita del grande comico. (Vincenzo Mollica – rubrica spettacolo – Tg. Rai 1996)
Per la rivista specializzata Il Giornale dello Spettacolo nel febbraio del 2000, nella pagina “Attualità”, così scrive E. Petrucci:<…ed il nostro Totò, come per magia, torna a recitare: Francesco Paolocci infatti, è la voce ufficiale di Totò, utilizzata in diverse occasioni e da ultimo nello spot televisivo TOTOSEI del Coni …>
Per cinque serate consecutive, nel Marzo 2002, Francesco Paolocci viene chiamato ad interpretare Totò con la sola voce fuori campo nella trasmissione televisiva in diretta Sanremo Internet Television Festival, straordinario evento LIVE di streaming video (televisione via internet). Ovvero 5 (cinque) serate effettuate in concomitanza con il festival di Sanremo, dal 5 al 9 marzo (dalle 20.30 alle 24). Ospite fissa in studio Nilla Pizzi, che ha appena partecipato a 6 puntate di Domenica in (Raiuno) con collegamenti RADIO e TV di tutt’Italia. Conduce il giornalista G. Cajati ( a cura di R. Postiglione, regia di V. Durante ).Nel copione – affidato esclusivamente alla improvvisazione – è il “Principe della risata” che dialoga amichevolmente con i vari personaggi in studio, rievocando i momenti d’oro della canzone italiana, con una magnifica Nilla Pizzi, sua interlocutrice, autentica regina della canzone italiana di quegli anni.
Francesco e Gaetano Paolocci di nuovo insieme al grande Dino De Laurentiis
Per qualche anno gli artisti Francesco e Gaetano Paolocci, insieme al grande Dino De Laurentiis si impegnano a perfezionare questa particolare interpretazione di Totò;
i suggerimenti del grande produttore e la loro ricerca della perfezione producevano nel tempo una visione di Totò estremamente fedele all’originale e, per alcuni aspetti, toccante. Dino De Laurentiis, napoletano che ha conosciuto Totò e ne ha prodotto i films, spinse infatti questi artisti verso un’impresa quasi impossibile, visto che Totò è imprescindibilmente legato alla sua “maschera”, occorreva perfezionare all’inverosimile le operazioni di trucco sul suo viso, lavoro che fu affidato Gaetano fratello di Francesco, già specializzato negli effetti speciali di trucco cinematografico, verificando continuamente se anatomicamente il suo viso era realmente compatibile per tale complessa ricostruzione.
Passò del tempo quando di provino in provino si riuscì a vedere finalmente realizzato questo sogno, con la grande approvazione del più grande produttore di tutti i tempi: “ Mai c’è stata l’occasione di incontrare un interprete che facesse del grande Totò non una semplice imitazione ma qualcosa decisamente oltre .. uno studio del Principe della risata non limitato alla rappresentazione “macchiettistica” ma che spaziasse nell’emozionante interpretazione dell’uomo Antonio De Curtis fuori le quinte, lontano dal set, dagli anni di gioventù a quelli ultimi della senilità …”
Ma colse tutti di sorpresa la scomparsa di Dino, nel Novembre del 2010.
La Repubblica – A. Finos – 12 novembre 2010
Dino De Laurentiis: “Volevo raccontare la storia del più grande comico italiano”
< L’ultimo progetto del produttore era un “un omaggio cinematografico al più grande e misconosciuto dei comici italiani” Un film per raccontare la vita drammatica di Totò con l’aiuto dei più grandi scrittori, registi e showman italiani….l’idea che De Laurentiis accarezzava da un trentennio si era trasformata in un progetto concreto da un anno. Aveva trovato l’interprete fisicamente perfetto di De Curtis in Francesco Paolocci, truccato dal fratello Gaetano, mago degli effetti speciali.
Nel vederlo, Dino s’era commosso…si erano resi disponibili a quest’atto d’amore scrittori come Umberto Eco e Raffaele La Capria, i registiPaolo Sorrentino, Carlo Verdone, Mario Monicelli, Carlo Lizzani, perfino star come Fiorello e Celentano…>
< Paolocci, il sosia perfetto che ingannò anche la figlia >
< Il Film su Totò era diventato possibile grazie alla tenacia dei fratelli Paolocci. Artisti degli effetti speciali, avevano lavorato con De Laurentiis nel film Silver Bullet, nell’83. Dopo anni di tentativi, Francesco è diventato il sosia di Totò grazie al trucco del fratello Gaetano.
Liliana de Curtis, vedendo un video-confronto dei due attori, non ha distinto l’imitazione dall’originale.>
Addio Dino De Laurentiis – Horse Sprint
DEL NOCE: SCOMPARE UNO DEI GRANDI DEL CINEMA –
“Scompare uno dei grandi del cinema italiano degli anni ’50 e non solo”. Così Fabrizio Del Noce, direttore di Rai Fiction, commenta la scomparsa di Dino De Laurentiis, avvenuta a Los Angeles, all’età di 91 anni. Fino all’ultimo, ha sottolineato Del Noce, “ha conservato una lucidità straordinaria, rimanendo sempre sul pezzo con tanta voglia di fare”. Il direttore di Rai Fiction ricorda di averlo sentito poco tempo fa al telefono, dagli Stati Uniti: “Mi chiamò per segnalarmi un attore che, a suo dire, aveva lo stesso carisma e le stesse capacità interpretative del grande Totò. Questo dimostra – ha concluso Del Noce – la sua grande voglia di continuare a lavorare”.
Il regista Bellocchio a Los Angeles- Italia rivela progetto
(ANSA) – LOS ANGELES, 21 FEB – 2011
< L’estate scorsa il produttore Dino De Laurentiis chiamo’ Marco Bellocchio per proporgli un progetto dedicato alla figura del principe Antonio De Curtis, in arte, Toto’.
Lo ha raccontato lo stesso regista alla serata di apertura della quinta edizione del Los Angeles Italia, il festival del cinema italiano a Hollywood che come ogni anno si celebra nella settimana che precede gli Oscar.”’Quando penso a Dino, ho un gran rimpianto: non aver fatto con lui il film su Toto”Avrei voluto lavorare con De Laurentiis”, ha detto,”Io che non avevo mai lavorato con Dino, accettai con entusiasmo”.
La morte di De Laurentiis, a novembre, stoppo’ il progetto: ”E’ un mio grande dispiacere non aver mai lavorato con lu,’ ed e’ un vero peccato non esserci riuscito”. .. Accolto da una standing ovation, Bellocchio infatti non ha mancato di ringraziare l’amico Dino De Laurentiis, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto profondo..>