Nel Verbano Cusio Ossola l’incontro con i frontalieri promosso da MontagnaViva ha sollevato interesse e ben promosso dai media di quella Regione. I nostri media, eccetto un quotidiano, hanno bellamente ignorato la serata che ha visto una buona presenza di pubblico (persino persone da Airolo) e la presenza del Vice Presidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna (già Sindaco d Verbania), del Presidente della Provincia VCO StefanoCosta, del Presidente del coordinamento provinciale frontalieri Antonio Locatelli e da numerosi Sindaci della Regione. Apprezzati sono stati i dati statistici presentati dal sottoscritto riguardo alla presenza di frontalieri in Svizzera e in Ticino, sulla loro provenienza e sia della ricaduta economica nelle varie regioni interessate (dati 2013 = 65 mio di EU di ristorni ai Comuni). Espressa preoccupazione sul futuro dei rapporti internazionali, esempio la libera circolazione, che sono sintomo di difficoltà e tensione tra le comunità interessate. Ribadita l’importanza dei rapporti con la Svizzera e della necessità di collaborazione attiva nell’elaborazione di progettualità transfrontaliera a mezzo di progetti interregionali in atto e in progettazione che assicurano la crescita dei territori e minimi comuni denominatori (Parco Nazionale, Bagni di Craveggia, Sentiero degli spalloni con il recente incontro di Crodo, Navigazione del Lago maggiore definito un bene comune che richiede un nuovo concetto di sviluppo di collaborazioni tra le sponde, problematica tra l’altro trattata ieri sera a Locarno, Cooperazione transfrontaliera 2014-2020). Regione Insubrica, venuta ad onor di cronaca in questi giorni, definita da salvare, con statuti da riformare, e con i debiti delle tasse sociali da pagare assolutamente ferma e perentoria dichiarazione dichiarazione del v.pres. Aldo Reschigna). È uno sforzo che va continuato con il Cantone Ticino e al di là degli accordi e delle trattative tra i Governi nazionali, la macroregione va rinnovata e perseguita. Le Alpi un territorio che ha sempre unito i vari popoli e mai diviso (esempio del popolo Walser), evitando di costruire muri. Per i Comuni della Provincia del VCO (confermata nelle sue funzioni quale regione montana confinante con Stato uno stato estero con mandato per le politiche transfrontaliere) il frontalierato è fondamentale (ca. 6500 persone) come Impresa TICINO e per l’apporto finanziario che ne consegue: il frontaliere definito fonte inesauribile per le finanze del VCO. La Svizzera è sta ringraziata per la sua accoglienza e l’opportunità di lavoro data a tante persone, al suo sistema di formazione professionale che andrebbe adottato anche in Italia. Denunciate le nicchie non regolari che non rispettano gli ordinamenti elvetici e i contratti di lavoro, creando comprensibile reazione nel mondo del lavoro. Vi è necessità di reciproco rispetto. Da definire lo status del frontaliere un tema da sviluppare. Il VCO è la seconda regione italiana con minor disoccupazione (dopo Cuneo) Dalla discussione ci si aspettavano domande sui “certificato penale”, sulle problematiche legate al 9 febbraio, altri temi caldi in Ticino. Nulla di tutto ciò: persone preoccupate per i licenziamenti di persone oltre i 50 anni e la loro sostituzione con personale a minor costo, del tema asilanti e profughi (cosa facciamo), di non allontanare le istituzioni dal cittadino (chi decide rimanga vicino al territorio), del momento di crisi che acuisce e dilata le problematiche. Temi che sono poi di attualità anche nel nostro territorio. Peccato che la serata era organizzata da MontagnaViva e quindi un po’ snobbata dalla nostra realtà cantonale! Concludo che elettoralmente = 0 interesse, ma molto arricchente come esperienza e contatti. Bella gente abbiamo incontrato, gente montanara e genuina! Vi ho dato alcuni spunti telegrafici di quanto ho estrapolato dall’incontro. Buon lavoro a coloro che vorranno dar spazio alle tematiche accennate e svilupparle.