– Grazie ad un protocollo “sicurezza sanitaria“ di oltre 55 pagine, il famoso trio potrà esibirsi in un favoloso e commovente concerto tributo, che si terrà all’Arena di Verona il 5 giugno, inaugurando la nuova stagione dal vivo in Italia, e infondendo coraggio e speranza negli italiani. Special guest il figlio del celebrato, il Maestro Andrea Morricone. Il Maestro Marcello Rota alla direzione d’orchestra.
Il concerto sarà ripreso anche da una rete americana per portare l’italianità oltreoceano, oltre che da Raiuno. La vendita dei biglietti inizia venerdì 14 maggio, alle ore 16:00, su www.ticketone.it –
Martedì 11 maggio si è svolta in presenza, la conferenza stampa per la presentazione del grande concerto de Il Volo del 5 giugno, all’Arena di Verona.
Presenti al dibattito il Sindaco della città nonché presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina; il direttore di Raiuno Stefano Coletta e il direttore artistico oltreché amministratore dell’anfiteatro, Gianmarco Mazzi, e il vicedirettore con delega su intrattenimento ed eventi, Claudio Fasulo. Infine, oltre ai membri del trio musicale, il loro manager Michele Torpedine; e il titolare e produttore della Friends and Partners, Ferdinando Salzano. Il live sarà ripreso eccezionalmente in diretta contemporanea da Raiuno e dal canale americano PBS.
Questo concerto inaugurerà ufficialmente la stagione dal vivo dell’Arena, oltre a quella di tutta Italia, dopo uno stop dovuto alla pandemia, che ha tanto penalizzato settore spettacolo e artisti.
Al contrario, sarà l’unico spettacolo per Il Volo, visto che il tour annunciato, per precauzione, è stato definitivamente rimandato al 2022.
Ha aperto l’incontro con queste parole il Sindaco:
“Il 5 giugno sarà una giornata importante perché presentano Il Volo presenterà questo tributo, che assume una serie di significati importanti. Prima di tutto ringraziamo la Regione per l’accoglimento favorevole quando lo abbiamo proposto, permettendoci una presenza di pubblico di 6000 persone, nella persona del presidente Luca Zaia. Per poter arrivare a questo risultato, abbiamo redatto un Protocollo più di 55 pagine per la sicurezza dell’evento. I sindaci sono i primi responsabili della comunità. Già a partire dalla piazza esterna sarà garantita la sicurezza per tutti, dagli artisti, al pubblico, alle maestranze e così tutti i lavoratori.
Il 5 giugno è importante perché diverrà il simbolo insieme ad una città ed al suo teatro, uno dei più grandi all’aperto nel mondo nonché simbolo musicale internazionale, della ripresa dei live.
Solo qui si possono avere 6000 persone. La cosa fantastica è poterlo fare grazie alla musica live de Il Volo, che avrà l’onore di far ripartire la musica in presenza, per un mondo dello spettacolo che è stato il comparto più in difficoltà, sancendo la ripartenza”.
Stefano Coletta, direttore Raiuno:
“Nelle parole del sindaco è stata evocata la parola onore, e questo sentimento è molto sentito anche dalla rete onoraria del servizio pubblico, perché manderemo un messaggio di ripresa della nostra vita normale fatta di pezzi della nostra storia. Quando mi hanno proposto questa serata l’ho sposata immediatamente.
Ricordare un maestro come Ennio Morricone, che ha fatto tanto per la nostra cultura, mischiando arti, è un compito ed un dovere. Il Volo lo sa e nonostante sia composto di musicisti ancora molto giovani, è consapevole dell’importanza di volgere uno sguardo anagraficamente giovane al passato, impegnandosi a reinterpretare un simbolo come Morricone.
Loro, nati in un talent per poi scalare molti teatri nel mondo, dimostrano che a volte il talento è meritocratico. È il mondo della speranza e della giustizia, così come anche del servizio pubblico della Rai.
L’inizio del mio servizio è coinciso con la pandemia. Non è stato facile. Ho vissuto le costrizioni del Covid per tanti eventi. Quest’anno mi pare di intravedere di nuovo uno show lontani dalle costrizioni anche se avevamo già vissuto gli Award.
Il servizio pubblico si impegna perché la prima cosa è l’emergenza sanitaria, ma lavorando per consentire una ripresa in sicurezza.
Il volo omaggia così la grande musica del maestro Morricone.
Lasceremo a loro il palco senza orpelli di conduzione. Perché penso che questi tre ragazzi, ormai uomini, abbiano molto da raccontare e lascio a loro la scaletta, per consegnare anche i loro cult e per vedere come è cambiato il loro virtuosismo, visto che non sono più gli adolescenti.
Ringrazio anche Giammarco Mazzi.
Daremo un assaggio di questo virtuosismo il 2 giugno, su Raiuno, dopo il tg delle 20:30. Con l’inno nazionale cantato da loro. Perché l’identità di questo gruppo è congruo con l’identità che la rete ammiraglia deve avere e con l’identità del popolo italiano; e perché hanno compreso valore e rigore dell’arte”.
Claudio Fasulo, vicedirettore Raiuno:
“Il volo ha le caratteristiche artistiche dei valori dell’intrattenimento di Raiuno. Dalla loro vittoria al Festival di Sanremo del 2015, hanno costellato Raiuno con le loro esibizioni. Un’avventura straordinaria, partita da tempo e che ogni anno ci da la possibilità di godere di nuove tappe fino ad oggi, in cui doniamo un tributo ad Ennio Morricone, così importante per la musica ed il cinema italiani, con i suoi due Oscar e dieci David di Donatello vinti”.
Il direttore artistico dell’Arena di Verona, Gianmarco Mazzi:
“Abbiamo parlato molto di questo evento. Realizzarlo è stato un cammino faticoso. Ho conosciuto personalmente molto bene Ennio e sono molto felice di riuscite ad aprire la stagione degli eventi live dell’Arena di Verona, con un tributo a lui dedicato, nonostante l’incertezza che ha complicato tutto fino a poco fa.
Condivido le parole di chi mi ha preceduto.
Il merito in tutto questo va agli artisti e al sindaco. Abbiamo risolto capienza e ci manca da risolvere il coprifuoco. Ci sarà caldo e luce piena e mi auguro che le autorità ci permettano di usare il biglietto come autocertificazione per poi tornare a casa.
Venerdì 14 saranno già in vendita i biglietti su Tickeone. Per chi ha già il biglietto del tour del gruppo, spostato all’anno prossimo, ci sarà un prezzo speciale.
Entra nel vivo dell’incontro, Il Volo.
Ignazio:
“Questo tributo sarà un messaggio di speranza e rinascita.
Per noi sarà come un grande viaggio e una grande avventura, ad un anno circa dalla scomparsa del Maestro.
In tutti questi anni crediamo di aver avuto una crescita personale e raggiunto una maturità artista, dopo 12 anni di carriera, in cui siamo nati come bambini prodigio, e siamo felici e onorati di interpretare tutte le colonne sonore di Ennio”.
Piero:
Finalmente si canta dopo un anno e mezzo! Non ne potevano più!
Oggi cantare dal vivo è una cosa estremamente diversa dal passato. Abbiamo a lungo sognato questo concerto, abbiamo lavorato duramente per realizzarlo, ed ora ogni desiderio si sta concretizzando e noi daremo il 5 giugno questo messaggio di ottimismo.
C’è tanta voglia di salire su quel palco. È questa la cosa più importante. L’orchestra del 5 giugno sarà parte preponderante, saremo noi insieme all’orchestra e non loro ad accompagnare a noi. Saremo un’anima sola.
Il progetto era nato per un altro luogo ma oggi l’arena di Verona è il posto più sicuro pur all’aperto”.
Aggiunge ancora Ignazio:
“La scelta e’ caduta sull’Arena di Verona non solo perché è il teatro più grande e sicuro, ma anche perché è simbolo d’Italia assieme al Colosseo. E con l’Arena sono i simboli nel mondo del nostro Paese”.
Gianluca:
“Noi siamo sempre impegnati a fare progetti internazionali e tutto il territorio italiano deve sentirsi interessato da questo evento, non solo la città di Verona e il Veneto.
Ci tenevo a dire che nei detti antichi la speranza è l’ultima a morire… E mai come oggi questo è veritiero, se pensiamo all’altalena di dubbi, se chiudere o aprire, quando pensavamo che non avremmo avuto nessun vaccino ed ora mezza Italia è già vaccinata; e temevamo che non avremmo mai più cantato dal vivo ed ora riusciremo a farlo, con quello che sarà il nostro unico concerto live per il 2021.
Non dobbiamo dimenticare che avremo con noi validi professionisti come Marcello Rota quale direttore d’orchestra e Cristian Biondani alla regia”.
– Dieci anni fa avete conosciuto il Maestro e collaborato con lui in Piazza del Popolo.
Un aneddoto di quellincontro, considerato il carattere particolare di Morricone?
Il VOLO:
Tutto iniziò perché gli facemmo ascoltare la nostra versione di “C’era una volta in America”. Avevamo 15-16 anni e non sentivamo neanche il peso dell’emozione a quell’età. Arrivammo in sala prove e l’attacco fu difficilissimo, perché lui lo dava solo con una nota. Il maestro da l’attacco ed io non parto… Il musicista al primo violino sbianca! Ma il Maestro si girò e mi disse: “Vai tranquillo, l’attacco te lo do io!”.
Il maestro con noi si è sempre comportato con grande rispetto e professionalità, come degli adulti, aiutandoci a crescere di più”.
– A parte la fortuna che avete avuto a conoscerli, un ricordo invece di quando avete scoperto la sua musica da piccoli? Come è stata la vostra scoperta di Morricone?
Il VOLO:
Piero: “Il maestro lo stiamo scoprendo ancora, perché la ricerca delle sue melodie è stata la più complessa di tutte, per esempio come “Nuovo Cinema Paradiso”. Io sono poco emotivo, ma quel film mi ha fatto piangere. Oggi canteremo le melodie e faremo scorrere le immagini del film…
Per noi è una missione far conoscere le musiche di Ennio ai giovani ma anche la cultura che lui rappresenta”.
– Anticipazione scaletta? E ancora una domanda: voi così giovani ma già con trascorsi internazionali incredibili, qualcuno di quelli e’ è accostabile a questo all’Arena?
IL VOLO:
“Con il nostro manager abbiamo sempre pensato sempre ad eventi pazzeschi.
Organizzare in passato un tributo come allora fu quello con Placido Domingo, ai tre tenori italiani; più il successo internazionale della Giornata mondiale della Gioventù a Panama, cui assistette anche Papa Francesco, furono già eccezionali.
La musica che appartiene alla nostra cultura non ha confini. Questo live all’Arena invece sarà unico perché Morricone è patrimonio del nostro Paese.
Riguardo la scaletta, ci piace l’effetto sorpresa. La serata sarà dedicata al Maestro ma con parentesi di brani del nostro repertorio, e cercheremo di soddisfare tutte le esigenze del pubblico.
Possiamo magari anticipare che non mancheranno “The mission”, “C’era una volta nel il West”, e “Nuovo Cinema Paradiso” fra le altre.
Poi, appena possibile, partiremo in un tour nostro. Intanto, canteremo il 5 Giugno qualche brano del disco nuovo e qui ci riprenderà anche la PBS americana. E anche questo per noi è un grande onore, perché ci permette di portare l’Italia nel mondo”.
– Cosa ci dite del disco nuovo? In che modo è stato registrato? E come mai il tour parte solo nel 2022? Neanche in America potete esibirvi ancora, dopo tutte le vaccinazioni?
IL VOLO:
“Per permettere una esperienza migliore, il disco lo abbiamo registrato in studio con l’orchestra storica di Ennio, l’Orchestra Roma Sinfonietta, della quale abbiamo un bel ricordo dal 2009, quando registravamo con il Maestro in studio.
Questo è un anno particolare perche canteremo dal vivo qualche anticipazione dei nostri brani nuovi, all’Arena, prima dell’uscita del disco.
Poi il 18 marzo 2022 partiremo con il nostro tour da New York!”.
– Come vedete questa responsabilità?
IL VOLO:
“Non è una responsabilità, ma una gioia! Il nostro ultimo live è stato l’8marzo 2020 e ci manca il piacere di guardare negli occhi il pubblico, visto perlomeno che le bocche non le vedremo!”.
Ferdinando Salzano, produttore della Friends & Partners ha spiegato l’iniziativa sui biglietti per l’Arena:
“Con Torpedine abbiamo pensato di dare un piccolo vantaggio, per chi vi dovrà attendere fino al 2022 per assistere al tour è così abbiamo attuato l’iniziativa biglietti “sconti”, per chi già in possesso del biglietto Tour”.
– Qual è stato il suo più grande insegnamento?
IL VOLO:
“Non c’è una regola. Ma i consigli bisogna seguirli l. Come nel 2010. Lui era una persona professionale e il suo rapporto con il prossimo non è mai di sentirsi superiori a nessuno. Il maestro ci ha insegnato costanza e perseveranza, è il nostro dovere etico di rispetto per tutto il lavoro di chi lavora con noi”.
– Oggi pomeriggio registrerete inno a Verona…
IL VOLO:
“Cantare l’inno è sempre un grande onore. In questi anni, lo abbiamo fatto in occasioni come davanti al Presidente della Repubblica, alla Formula Uno e il 2 giugno non avevano mai cantato l’inno e farlo da veri italiani è sempre un grande onore. L’anno scorso lha cantato Diodato nel pieno del lockdown e l’idea fu farlo suonare anche nel pieno delle chiusure. Quest’anno abbiamo unito i due simboli come Arena e Inno che ci fanno conoscere a livello internazionale”.
Direttore Raiuno:
“Conosciamo Il Volo da quando erano piccolini. La loro vita è stata un po’ come “Il the Truman show”. Però loro oggi non sono più quei ragazzi. Ormai hanno 28 anni e sono vicini ai trenta. Quest’anno che il loro canto sara’ quasi un canto di forza, perché noi adesso stiamo ripartendo e noi affidiamo a questi tre grandi artisti il canto dell’inno per dare un segnale di forza al nostro Paese e nel mondo”.
– Questo protocollo può essere condiviso con tutti i grandi palchi dell’Italia?
Giammarco Mazzi:
“L’Arena è sempre più organizzata perché è uno tra i più grandi teatri all’aperto del mondo. Noi abbiamo fatto un grande lavoro ma mettiamo volentieri a disposizione qursto protocollo per tutti, perché bisogna darsi una mano. Noi abbiamo l’orgoglio che tutto riparte da qua, ma deve essere una ripartenza per tutto un Paese. L’ASL l’ha approvato e ora può essere usato da tutti”. Questo percorso di 55 pagine è stato un percorso condiviso anche con altri organizzatori, come quelli del Festival di Lucca e Taormina e altri posti iconici. Noi ci siamo impegnati con loro in un lavoro di squadra”.
– Avreste dovuto esibirvi in Piazza del Popolo, con questo concerto…
IL VOLO:
“Ad ottobre la situazione era molto diversa. Poi è chiaro che l’Arena, essendo un grande anfiteatro, permette di gestire la sicurezza molto meglio di Piazza del Popolo”.
– Come avete vissuto questo periodo di pandemia?
IL VOLO:
“Abbiamo cercato di non viverlo in modo non passivo. Con grande spirito di adattamento periodo. È stato difficile ma noi non ci siamo arresi, anche se abbiamo dovuto cancellare il tour mondiale. Ci ha aiutati la forza di credere nei nostri sogni e negli obiettivi. Abbiamo avuto modo di tornare in studio di registrazione e di dedicarci a questo concerto. Tutti dovremmo cercare di maturare e noi quest’anno abbiamo cercato di farlo al massimo”.
– Come avete scelto i brani e ad alcuni siete legati di più? E dopo quest’anno di stop come vi siete preparati?
IL VOLO:
“Abbiamo chiesto consiglio a due grandi produttori svedesi e poi ringraziamo la famiglia Morricone, come il figlio Andrea, che sarà sul palco con noi in un lavoro di squadra. Ci sarà poi una grande anteprima con un brano di Morricone, per la prima volta in versione cantata. Sarà un suo brano con una delle più belle melodie epiccge. Per la scelta vi abbiamo lavorato con la famiglia Morricone”.
Monica Mazzei
addetta stampa culturale
ETiCinforma
monica.mazzei.eventi@gmail.com