Se pensiamo che venerdì alla Corner Arena arriva il fortissimo Ginevra Servette c’è poco da stare tranquilli. Nel Lugano il solo Zanetti e il solito portiere meritano una menzione, mentre per gli altri è buio pesto. Gli stranieri non hanno marcato il cartellino e questo è semplicemente vergognoso. Non vogliamo citare i singoli che sono sotto le aspettative, ma di certo sono molti e il fatto di navigare in fondo alla classifica dimostra come molti giocatori non rendono come dovrebbero e come i numeri personali direbbero. Il Lugano pasticcione, riesce per miracolo a reggere due tempi poi lo Zurigo sale in cattedra è cala il sipario. Errori, rendimenti scarsi, insomma questo Lugano si trova in classifica dove si merita e nulla più. Non siamo convinti che riuscirà a risalire la china, salvo interventi autoritari da parte della dirigenza. Una dirigenza che pensiamo abbia le braccia in terra e che non riesce a capacitarsi di questa debacle collettiva. Forse un certo direttore tecnico dovrebbe farsi un autoesame e decidere di andarsene, perché la squadra l’ha costruita lui, compreso l’esonerato allenatore e i risultati non gli danno ragione.
A Davos andava in scena la partita contro l’Ambri, che sprecone si è fatto portare via almeno un punto negli ultimi minuti per un grossolano errore della difesa. L’Ambri ha giocato con impegno, ma un po’ di concentrazione è venuta meno e sappiamo tutti che se molli la presa, dall’altra parte, vedi anche il talento in pista, ti castigano. Così è stato e il Davos ha vinto per 3:1