Se durante il giorno la presentazione ai media di cosa accadrà alla sera con oltre 400 amici invitati dal dealer contadino Plinio Vanini, patron de La Fiorida, ci ha emozionati con un pranzo degustazione di 11 portate proposto da 11 chef stellati associati a Euro Toques Italia capitanati dal loro carismatico presidente Enrico Derflinger e condotti dallo Chef di casa Gianni Tarabini del ristorante La Présef. (Galleria fotografica in fondo pagina e video vedi sotto)
I nomi degli Chef, tutti raggruppati in un unico evento è di quelli che ti fanno brillare gli occhi e di certo lo sai che ti emozionerai follemente per ogni pietanza che ci verrà proposta. Oltre ai due chef già citati ecco gli artisti della gastronomia che ci hanno deliziato; Alberto Buratti, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Carlos Moscoso, Mattia Secchiero, Filippo Sinisgalli, Marco Luigi Valli, Stefano Binda e Maurizio Santin. Una serie di artisti che per chi ama l’eccellenza della gastronomia è il preludio a qualcosa di assolutamente esclusivo, dove al centro del percorso il Bitto, Re dei Formaggi. Racchiude in se i profumi dell’alpeggio diventando con gli anni sempre più intenso. Una maturazione che può avvenire anche in dieci anni.
Abbiamo avuto il piacere e l’onore di assistere in anteprima alla celebrazione di questo formaggio con mani di chef esperti. Plinio Vanini, con la sua semplicità e modestia ma grande determinazione ci ha spiegato come il suo viaggio in questo mondo iniziò da molto lontano. Da bambino viveva a mezza montagna, con la passione per le vacche e il sogno di diventare veterinario. Ma nella vita, lo sappiamo tutti i progetti subiscono interruzioni, deviazioni per essere poi ripresi, modellati. Senza saperlo la storia di La Fiorida era già scritta ma solo nel 1983 iniziava a disegnare qualcosa che permetteva a lui di coltivare la sua grande passione: un piccolo allevamento a Sacco in Valgerola.
Nel 2000 prendeva corpo il progetto che mai Plinio aveva abbandonato e che voleva essere un unicum non solo in Valtellina. La Fiorida è nata rispecchiando le idee, la sensibilità e la visione di Plinio Vanini. La stalla, il fienile, la porcilaia, un piccolo spaccio poi la lavorazione in loco dei prodotti, la voglia di una filiera completa. Nel 2006 La Fiorida è realtà come agriturismo vero, con 29 camere tutte in legno, un centro benessere di 400mq e le sale del Ristorante Quattro Stagioni. Nel 2013 il riconoscimento della Guida Michelin per il Ristorante La Présef che ottiene una stella grazie alla quotidiana valorizzazione dei prodotti “a chilometro zero” dell’Azienda Agricola e del territorio nelle creazioni dello chef Gianni Tarabini. Oltre il 90 % di cosa si mangia dallo chef Tarabini proviene dall’Azienda e dal micro-territorio che vive attorno all’azienda.
Di certo a creare stupore è la personalità di Plinio, perché pur avendo un impero nel settore delle automobili, si presenta come uomo della montagna, mettendosi quasi in disparte valorizzando il suo personale tutto con un occhio di riguardo a Monica, geroldina doc, Elisa sommelier e lo chef Gianni Tarabini. Ma sopra ad ogni livello la moglie Simonetta, sempre vicina e comprensiva di questa sensibilità. Quando si racconta non può che amare questo personaggio, la cui semplicità innonda tutta La Fiorida e ammette con orgoglio: ogni collaboratore ha fatto suo questo progetto, arrivare alla mattina con la gioia di farne parte è la componente essenziale del successo e il denaro è la conseguenza del lavoro con passione. Conclude con fierezza affermando che La Fiorida è un omaggio al territorio e alle persone che amano questo territorio, la Valtellina.
Intanto si avvicina la sera e di certo le emozioni non mancheranno, il percorso nell’Azienda Agricola guidato da un sentiero luminoso e con assaggi ad ogni postazione. Nel Fienile la minestra di castagne; nella stalla il Lac de penagia; davanti al caseificio la crema di zucca con Amaretto; nel macello la tartare di carne; nel caseificio la crema di latte per terminare il percorso nel Calech vicino a casetta con gli Sciatt e Tartare di Pesce di lago.
Oltre 400 amici a omaggiare il loro territorio e ad applaudire ad un unicum a livello Europeo. Le parole di Plinio agli amici, trasmettere la sua emozione nell’aver ritrovato la luce della vita, gli omaggi consegnati a chi lo ha illuminato in questo percorso agricolo, la commozione nel omaggiare chi lo ha segnato ed oggi non era presente, tutti momenti importanti e che non possono segnare anche i presenti con scroscianti applausi di ammirazione e solidarietà.
La presentazione di Mariolina agli ospiti, la Campionessa, vacca da latte che è passata nel ristorante tra la folla degli ospiti in delirio di ammirazione, non esageriamo, proprio no. Il mulo e i paesani che portano le forme del Bitto, il taglio delle forme giovani e mature per la degustazione , la sfilata degli chef stellati e l’apertura delle degustazioni nelle sale dove gli chef hanno elargito la loro arte.
Che serata, indescrivibile la gentilezza di tutto il personale, la felicità ogni volta che si rivolgono a te, il sorriso, l’accoglienza, la cultura del coccolarti. Non puoi dimenticarti di una simile serata, e già aspetti il prossimo anno perché sai, e lo sai, che le emozioni saranno nuovamente tante e diverse, ma di certo uniche. Quando nelle sale vedi Plinio la sera, festeggiato dai suoi amici-ospiti, lo vedi vestito con gli abiti tipici del contadino e lui, ti dice fiero: “Oggi ho messo gli abiti della festa”. In questa frase si racchiude tutto e noi possiamo solo inchinarci di fronte a tanto amore per la propria terra… Complimenti !!!
Testo, video e fotografie di Roberto Bosia, dir. ETiCinforma.ch
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