Se la pausa doveva chiarire le idee, di certo in casa bianconero vi è stata ancora un peggiore involuzione. /-1 dallo Zurigo a 11 minuti dalla fine dimostra come i bianconeri non hanno capito che devono giocare ad Hockey e non fare le belle signorine. Lo Zurigo, primo della classe, e lo ha ampiamente dimostrato, non ha dovuto sudare troppo contro l’inconsistente dei bianconeri, sempre secondi sul disco e senza veri schemi. Poi quando la frittata è stata fatta dopo non ve ne era più per nessuno. Il signor Kappanen, invece di essere compassato sarebbe ora che facesse vedere la sua impronta e iniziasse a valorizzare i giocatori per le loro potenzialità e non insistere su chi, probabilmente non ha nulla da dire o ha le batterie spente. I vari Loffel, Brugger, Klasen, Chorney e gli altri pezzi da 90 non hanno combinato nulla di buono se non dei grandi casini in pista. Se poi i nostri Fazz e Bertaggia, Vedova e altri locali non girano, allora sul Lugano cala il sipario. Non pensiamo che la dirigenza abbia speso i soldi per divertimento ma vorrebbe almeno l’impegno e il sudore per evitare umiliazioni come quella di questa sera. Abbiamo difficoltà a trovare qualcosa di buono in questo team per quello visto questa sera. Di questo galoppo si parlerà di Play-Out e non di grandi ambizioni. Già bello sarà salvare il posto nel massimo campionato…
Per la cronaca il Lugano è stato asfaltato per 7:2 (mai successo una sbandata simile a Zurigo)
Certi giocatori del Lugano, molti per la verità, dovrebbero fare un bagno di umiltà e imparare dal Friborgo che questa sera ha lottato contro il forte Ginevra, oppure dall’Ambri che con volontà perde le partite ma se le gioca fino in fondo perché sono umili ed operai e seguono tutti la stessa direzione. Ma anche il Rappi e gli altri dimostrano verve e attaccamento al club. Questi invece, sembra proprio che sono indifferenti alla maglia. Sarebbe ora che li portassero un giorno a lavorare in una catena di montaggio per rendersi conto della fortuna che hanno nel fare di un gioco il loro lavoro.