Per incarico dei Comitati delle Sezioni Svizzera e Italia dell’Associazione AmAMont invio il COMUNICATO delle riuscite giornate AmAMont che si sono tenute il 9 e 10 ottobre a Piuro in Valchiavenna.
L’associazione italo – svizzera AmAMont è nata nel 2008 sull’Alpe Li Piani a Brusio (Val Poschiavo) ed è stata voluta per dimostrare che le aree alpine ancora oggi possono essere risorsa e riferimento vitale per la società moderna contrastando così l’esodo dalle montagne, l’abbandono e il degrado degli alpeggi e delle valli di montagna con relativa perdita di identità, cultura e autostima delle sue popolazioni… AmAMont vuol essere una contro-proposta positiva al dilagante nichilismo, anonimato, consumismo e omologazione.
Ogni anno l’associazione si riunisce, alternativamente in Svizzera e in Italia, per la propria Assemblea annuale e per un Evento su un tema specifico alle problematiche che toccano il vivere nelle montagne dell’arco alpino. Dopo il rinvio nel 2020, a causa delle pandemia Covid, quest’anno le due Sezioni transfrontaliere si sono riunite il 9 e 10 ottobre all’Ospitale di Prosto di Piuro in Valchiavenna, sotto il motto “salviamo le Alpi”.
All’Assemblea del sabato, nel rigoroso rispetto delle norme Covid, hanno partecipato una quarantina di socie e soci per discutere le trattande ordinarie all’ordine del giorno, oggetti tutti approvati all’unanimità. Interessante e vivace la discussione sui vari oggetti con tema le problematiche che toccano la gente della montagna. Da parte di diversi intervenuti è stato sollevata la sempre maggiore mancanza di „vera cultura alpina“ e della perdita di „cultura alpestre“. Tematica che porta a sempre maggiore scollamento tra le aree urbane e alpine. Un altro tema sollevato, in particolare dalle aree italiane della Valchiavenna, Valtellina, Comasco, Area italiana del Lago Ceresio e dalla regione del Verbano-Cusio-Ossola è l’impossibilità di ricevere i canali radiotelevisivi della RSI, che da qualche anno sono stati „oscurati“ in virtù di sconosciute, incomprensibili regolamentazioni internazionali a senso unico. Sarà un tema che AmAMont seguirà in concreto portandolo negli ambiti istituzionali e politici preposti.
La prossima Assemblea è stata fissata nel locarnese a fine aprile, imperniata sul tema di grande attualità del „cambiamento climatico“.
Domenica 10 ottobre si è svolto il Congresso internazionale sul tema „ i Grandi Predatori ospiti ingombranti nell’arco alpino?“ problematica che, specialmente questa estate, ha coinvolto drammaticamente tutto l’arco delle Alpi e non solo: allevatori e alpeggianti-malgari in particolare hanno subito predazioni come non mai, con conseguente scarico precoce di diversi alpeggi! La giornata, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone, è stata introdotta dal fondatore e ex Presidente di AmAMont Dott. Avv. Plinio Pianta. Lo stesso ha proposto un riassunto delle attività dell’Associazione per attirare l’attenzione del pubblico e dei media alla problematica in espansione e senza nessuna regolazione dei Grandi predatori (lupo in particolare) e delle preoccupanti problematiche da loro causate. Azione di AmAMont che ha portato, in Svizzera, alla fondazione delle Sezioni cantonali per la gestione del territorio libero dai grandi predatori e alla fondazione nel settembre 2015 dell’Associazione mantello Svizzera. Sono seguite le relazioni critiche e di sostegno al settore gravemente messo sotto pressione del Sindaco di Chiavenna Luca della Bitta, del Presidente della Comunità Montana della Val Chiavenna Davide Trussoni e della Deputata alla Camera dei Deputati italiana Silvana Snider, figlia di contadini. Sono seguiti due testi molto significativi del giornalista e scrittore di Varese Robi Ronza e dell’ex presidente del CAI e accademico Annibale Salsa. Interessanti gli interventi dei vari rappresentanti della regioni, interventi che hanno fornito uno specchio geografico critico e concreto della situazione: il francese co Direttore del CERPAM Laurent Garde, dell’Ing. Jörg Beck dell’Associazione Svizzera mantello, Rico Calcagnini e Armando Donati Presidenti delle Associazioni grigionese e ticinese, dell’ing. Vittoria Riboni Presidente dell’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Ossola e di Giuliano Manegazzi Presidente delle Aree Protette della Lessinia. Purtroppo il prolungarsi della mattinata non i sono potute sentire le relazioni dei professori e ricercatori universitari, proluzioni che saranno pubblicate nel documento finale del Convegno. Il „filo rosso“ di tutti gli interventi è stato nell’appello che la convivenza con i Grandi predatori nelle alpi antropizzate non è possibile e che non crea nessuna biodiversità e da gestire. Chiaro e forte il grido di dolore degli allevatori/alpatori-malgari: non ne possiamo più!
Tutte le relazioni sono state filmate e registrate. Le stesse saranno raccolte in un documento finale in via di preparazione e che sarà pubblicato nel corso dei prossimi mesi. Pure in preparazione l’ordine del giorno conclusivo del Convegno, che sarà tradotto nelle lingue nazionali e in inglese e poi trasmesso ai diversi interessati, ai media, alle autorità politiche italiane e svizzere e Europee. AmAMont ringrazia tutti coloro che in un modo o l’altro hanno favorito lo svolgimento di queste due importanti giornate.
Arch. Germano Mattei
Presidente AmAMont Sez. Svizzera
CH – 6690 Cavergno
www.amamont.com