Oggi giornata del malato, un momento che permette di riflettere, e magari come altre giornate, un momento privilegiato per ritagliarsi tutti un momento di condivisione con i propri cari malati. Essere malati non è una vergogna ma uno stato momentaneo o duraturo di difficoltà. E’ vero che i malati, i propri cari, vanno accuditi tutto l’anno, ma la giornata del malato è proprio intesa come momento speciale e particolare di convivenza. Ci ha scandalizzato un parlamentare che non si ripresenta più che su un socialnetwork ha scritto che è tutta una baggianata, lui che appartiene ad un partito di referente cristiano. Ecco come il vero volto delle persone lo si scopre quando non hanno più bisogno di voti e allora tutto diventa superficiale ed inutile. Non si finisce più di imparare sulla poca trasparenza di chi è chiamato ad amministrarci. Era quello che magari in tempi non sospetti scriveva grandi articoli a favore di questa giornata. Ma allroa tutta una baggianata la giornata della pace, dell’AIDS, della memoria, del papà e della mamma… Tutto questo conveniamo che viene commercializzato dai vari general manager, ma stà a noi trovare la sensibilità giusta nel raccoglierci e pensare come la vita a noi abbia riservato un trattamento da privilegiati e soffermarsi a riflettere, magari andando a trovare anche malati che non conosciamo, sia un gesto di alto contenuto morale alla faccia del commercio. Troppo facile nascondersi dietro alla parvenza di commercio per pulirsi la coscienza e fregarsene altamente di chi sta peggio di noi. Ma da alcuni parlamentari non possiamo aspettarci trasparenza. Quello che non si ripresenta più dicendo che dopo tot anni è giusto lasciare la carica a parlamentari giovani, sapendo il vero motivo del non richiedere nuovamente il mandato, perché sapeva già che sarebbe stato nominato giudice supplente o giù di lì. Anche questo è un parlamentare di appartenenza al solito partito con referente cristiano. Quel partito vicino ai principi della chiesa, che parla di onestà e purezza dello spirito. Noi, che non abbiamo nessun opportunismo di alcun genere, pensiamo che sia giusto dedicare anche solo un intimo pensiero a favore degli ammalati, per rendere grazia al Signore della fortuna che ci ha concesso nel farci vivere sani e autonomi. Questo, senza tanti referenti cristiani, che per molti servono solo per mascherare le loro pecche, riteniamo essere il buon senso caritatevole al quale chi è favorito ha l’obbligo morale di chinarsi.