Dai primi minuti si è visto un non-Lugano, molle, sempre in ritardo, con tantissimi errori, insomma questo Lugano è sceso in pista demotivato. Se dobbiamo vedere una responsabilità massima di questa demotivazione noi la riscontriamo nel buon Pelletier, che non si smentisce mai. Facile allenare quando le cose vanno bene e per lui impossibile dare input quando sarebbero necessari. Siamo sempre convinti che una partita si può perderla, ma giocando con orgoglio e onore. Oggi il Lugano è entrato pensando di fare la bella addormentata, sottovalutando il Rapperswil ed è stato giustamente penalizzato. Un 4:0 dal Rapperswil nei Play-off è umiliante. A dimostrazione della pochezza del Rapperswil vanno annotati una 40ina di tiri in porta del Rappi contro i solo 15 dello stesso Rapperswil verso il Lugano. Una differenza enorme, il Rappi ne ha messi dentro 4 e il Lugano solo uno a qualche minuto dalla fine.
Grazie al non gioco del Lugano, con un’intensità bassissima, si è permesso di far figurare il Rapperswil come un grande Team, quando in realtà, con tutto il rispetto, una squadra come il Lugano dovrebbe mangiarselo in un sol boccone.
Chiaro che sentire Haenni ai microfoni della TSI fa ancora più rabbia, proprio perché spare di quelle fesserie inaudite. Ora gara tre sarà lo spartiacque e alla CornerArena fra due giorni la partita dovrà essere affrontato con ben diverso appiglio. Saranno i giocatori stessi che dovranno autogestirsi, in quanto da questo allenatore difficilmente arrverano grandi risorse.