È partito il tour di presentazione del primo romanzo dell’autore di origine ticinese Gerry Mottis, edito da Armando Dadò Editore ed intitolato Fratelli neri. La storia dei primi internati africani nella Svizzera italiana e in Mesolcina.
Sono molti gli appuntamenti coi lettori che lo vedono impegnato in giro per il Ticino, partendo proprio da Roveredo, cuore della valle dove la storia è ambientata. Il racconto è tratto da vicende realmente accadute, si narra infatti dell’arrivo a Roveredo di un gruppo di fucilieri senegalesi, prime persone nere mai viste in valle, nel settembre del 1943 e internati per alcuni giorni presso il Collegio S. Anna.
«Non è un libro propriamente storico, poiché infarcito della giusta dose di fantasia e creatività, ma si riferisce a fatti realmente accaduti in Ticino, che accompagneranno il lettore a vivere le stesse emozioni intense e contraddittorie della gente di Roveredo, che nel 1943 si è trovata per la prima volta faccia a faccia con dei combattenti delle colonie francesi in Africa» spiega Mottis.
Una narrazione avvincente, divertente e filosofica, che ragiona sui grandi temi che accomunano gli uomini: speranza, fede, amore, paura, sofferenza, morte.
La prefazione è del regista Mohammed Soudani, il compendio storico è curato da Stefano Mordasini.
Il pubblico potrà incontrare l’autore il 28 maggio presso la scuola regionale ai Mondan, alle 20.00 e il 5 giugno in occasione di Poestate dove sarà presente anche il regista Mohammed Soudani.