Tu quando entri in un ristorante, dai un’occhiata al locale, e già ti fai un’idea. In due giorni ci è capitato di tutto, in ristoranti anche rinomati, che non vi sveliamo i nomi, ma vi garantisco che la delusione è stata enorme. In uno entri e chiedi un filetto alla griglia non condito e senza contorno, mentre il mio accompagnatore ordina gnocchi fatti in casa su letto di luganiga. Ebbene l’attesa molto lunga, poi arrivano i gnocchi su crema di asparagi. Facciamo notare e li cambiano. Non abbiamo toccato il pane e la cameriera quando ha sparecchiato si è messa a levare le briccole di pane… Due minerali il tutto fr 83.-. Tra l’altro nell’insalatina verde abbiamo chiesto aceto di vino ed è arrivato quello balsamico.
Il giorno dopo, altro ristorante e la cameriera ci presenta il menu del giorno, al che dico che desidero solo carne alla griglia non condita e come contorno solo insalatina verde. Arriva la carne con patate al forno e insalatina verde con pomodoro. Naturalmente aceto balsamico e non di vino. Dulcis in fundo, mi presenta anche il dessert perché fa parte del menu. Dico che ho comandato solo il piatto senza contorno e la cameriera insiste con la torta. Gliela avrei ficcata…. La commensale una semplice insalata mista il tutto per 59.- franchi.
Forse invece delle grandi teorie, sarebbe meglio esaudire i desideri dei clienti, senza voler strafare. Se un cliente comanda insalata verde non condita, non ci vuole l’università per capirlo.
Per fortuna in molti ristoranti il tutto funziona a meraviglia e sono quei ristoranti che sono sempre pieni. Il miglior giudice del ristorante sono i clienti stessi. (ETC/rb)
(Le tazze sono state realizzate da Spirale Creativa di Faido)