Non vogliamo assolutamente dubitare di questo sistema per sostenere strutture, in particolare pubbliche, che noi osiamo chiamare “mangia soldi”. Dividiamo le fondazioni pubbliche e private e ci interessano quelle pubbliche, quelle insomma che “mangiano” soldi pubblici senza che vi sia uno storno né di immagine e tanto meno economico. Guardate gli organi dirigenti di queste fondazioni pubbliche: quasi tutti provengono dal settore pubblico, pochi hanno una visione di marketing economico e puntualmente tutte queste fondazioni sono sovvenzionate dallo Stato, perché da sole non riescono a camminare. Alla testa poi persone nominate per simpatia o amicizie partitiche, persone che sono impegnate professionalmente nel pubblico, senza che abbiano un’idea di entrate/uscite. Nel privato la bilancia delle entrate ti fa andare avanti o ti fa chiudere. In queste fondazioni che si nascondono sotto il tema della cultura, la trasparenza difetta a volte e i soldi abbondano, naturalmente quelli pubblici. Poi ognuna di queste fondazioni tiene a se stessa e la messa in rete diventa operazione difficile. Sarebbbe ora che queste fondazioni a cui vengono affidate strutture importanti abbiano maggior controllo e che nei vari consigli vi siano anche imprenditori privati, quelli per intenderci che quando investono un franco devono poi recuperarlo. Altrimenti tutte queste fondazioni sono solo dei piccoli centri di potere partitici, consigli direttivi nominati per fini secondi, e con i nominati che provengono dal pubblico senza nessuna, e qui siamo certi nessuna idea di come funziona il commercio. Peccato, vorremmo che tutte queste strutture culturali, che sono la nostra storia e la base per il futuro vengano gestite di certo in maneira molto più oculata e da persone competenti sia di cultura ma anche di economia. Tutto qui. Il resto conta poco e lo assistiamo ogni giorno come sono gestite e quanti soldi pubblici “succhiano” in momenti dove tra le altre cose la gente comune è in difficoltà.
Questa è una nostra opinione e come tale va presa. Nessuno chiede di condividerla, ma semplicemente dovrebbe far riflettere, e tanto anche….