Se i politici non la capiscano, i medici se ne fregano e non vedono la globalità del problema ecco che la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale le canta di santa ragione ai politici che sembra vogliano tenerci sempre sul chi vive. Idem per i nostri 5 “saggi” che scodinzolano a Berna senza alzare la testa accettando tutto e di più per compiacere ai politici di grado superiore. La commissione citata si è stufata a vedere le non decisioni dei politici e il non ascolto del polso della popolazione, siano imprenditori che collaboratori. Consigliano anche l’abrogazione del numero massimo di 5 persone in ambienti chiusi. La stessa commissione cita da irresponsabili chi continua a voler tenere la popolazione sul chi vive e chiede libertà, nel rispetto delle regole sanitarie. Finalmente qualcuno ha capito che non si può vivere nell’incertezza. Speriamo ora che il Consiglio Federale dimostri capacità di intendere così come i Consiglieri di Stato del nostro cantone. Ci vuole una svolta, ci vuole coraggio e ci vuole buon senso, senza dover ascoltare le varie lobby che sotto sotto fanno capire ai politici che saranno poi loro a riconfermare le cariche politiche o meno. La gente di questi giochini ne ha piene le scatole come le ha piene di medici che per apparire sostengono l’insostenibile. Ci rendiamo conto che chiamati a decidere è gente con il sederino al caldo, gente ricca, che potrebbe permettersi di vivere anni senza alcun scompenso finanziario. Questi signori dovrebbero iniziare a frequentare le “bettole” come la ha definite oggi sui social una politica in tono spregiativo, per sapere cosa pensa la gente di loro. Non i ristoranti liberal chic che loro frequentano bevendosi lo Spitz o il Pinot de Pinot ma le bettole dove si beve il nostrano dal Tazzin.
Non se ne può più di questi signori che con arroganza e supponenza pensano di riuscire a tenerci per le palle e farci fare quello che vogliono. Il popolo quando lo spremi arriva ad un punto che si rivolta e quando si rivolta diventa pericoloso. Se ne rendano conto che non siamo ne scemi ne creduloni. Le cifre che ci propinano sono campate in aria, o almeno interpretate a loro piacimento, e in alcuni ospedali già oggi entri senza tamponi ne nulla. Ma per favore smettetela di prenderci in giro e speriamo che chi ha creato questi danni sociali, sanitari ed economici siano chiamati a pagare di tasca loro tutti i danni eventualmente causati e se del caso interdetti a vita alle cariche politiche.
Vogliamo i ristoranti aperti, le palestre aperte, gli stadi aperti, i musei aperti, trovare i nostri anziani nella preposte strutture, vogliamo insomma vivere e vi garantiamo che rispetteremo le regole sanitarie. Non abbiamo bisogno dei medici cantonali e dei politici che ci fanno la romanzina.
Loro devono solo garantire che nei prossimi tre mesi tutta la popolazione sia vaccinata, ma da come vanno le cose alle domande dei giornalisti rispondono con imbarazzo facendo trasparire il loro fallimento anche sul vaccino.
Siamo una Nazione nella quale il settore farmaceutico è il nostro fiore all’occhiello e dobbiamo, o vogliamo (chissà le mazzette viene da dubitare) accodarci agli USA con delle aziende che non hanno garantito la fornitura come promesso. Ci sono vie diverse da percorrere, quella Russa, quella Coreana e quella Cinese. Basta parole, da un anno ci stanno coprendo di parole, promesse e ci stanno privando della dignità di vivere, ora vogliamo vivere, punto e a capo.
(Red/rb)
Naturalmente le autorità dovranno subito mettere mano al borsino, pagare subito le IPG, i casi di rigore e tutto quanto hanno causato ad imprenditori e alla popolazione.