XXIII FESTIVAL INTERNAZIONALE R. LEONCAVALLO, OMAGGIO A GIOACHINO ROSSINI a Brissago il 19 e 26 maggio 2018.
XXIII FESTIVAL INTERNAZIONALE R. LEONCAVALLO
(12. / 19. / 26 maggio 2018, ore 20’45, Chiesa Madonna di ponte, Brissago)
OMAGGIO A GIOACHINO ROSSINI / MASTER CLASS; IL PASSATO S’INTRECCIA CON IL FUTURO
La ventitreesima edizione del Festival internazionale Ruggero Leoncavallo s’impernia su due filoni ben distinti, che dal punto di vista temporale si completano a vicenda. Da un canto s’intende degnamente ricordare il 150mo della morte del grande compositore Gioachino Rossini e d’altro canto si vuole puntare sul futuro, dando una chance a giovani artisti emergenti, che si sono distinti nel “Master Class” di Campione d’Italia.
I vari corsi di perfezionamento, ci permettono di tastare il polso alla ricerca e capire in che direzione va la lirica. Le revisioni critiche dei testi musicali e l’evoluzione delle varie interpretazioni artistiche s’intrecciano con i nuovi gusti del pubblico, tenendo conto del tempo reale in cui si svolgono.
Il passato senza il presente, rispettivamente senza il futuro non avrebbe una possibilità di trovare la sua giusta collocazione, rendendo labile ogni validità del nostro retaggio culturale. I grandi artisti, prima di arrivare al successo, hanno dovuto fare la dura gavetta e, talvolta, aiutati anche dalla fortuna (trovarsi al posto giusto nel momento giusto) è stato possibile sfruttare al meglio il loro estro artistico.
Il Rossini che ci apprestiamo a conoscere ha diverse valenze. Dapprima saremo confrontati con il grande compositore di opere teatrali d’indubbio successo, che lo renderanno celebre nel mondo della lirica e del bel canto italiano. In seguito lo ritroveremo, nel periodo della crisi personale e creativa, che lo porterà a interiorizzare le sue esperienze e a sublimarle con la memorabile “Petite messe solennelle”. Due facce di un grande genio.
IL RECITAL INAUGURALE (12.05.2018)
Questa prima performance artistica, dedicata ai vincitori del 2° “Master Class Ruggero Leoncavallo” di Campione d’Italia, esprime in modo ideale l’aspetto innovativo citato in precedenza. Infatti, i due interpreti di nazionalità cinese sono i rappresentanti di questa nuova scuola asiatica soprattutto attirata dal bel canto italiano, di cui si fa brillante interprete. Gli artisti provenienti da quest’area (Cinesi, Coreani, Giapponesi, Filippini) dimostrano una grande ammirazione per la cultura europea: Infatti, oltre la metà dei cantanti lirici cinesi studia nei maggiori conservatori d’Italia. Li avvantaggia, inoltre, un fattore tecnico: la buona sillabazione della lingua italiana. Per loro un curriculum musicale in Italia non è solo una tappa obbligatoria, ma certamente un’ottima referenza per l’insegnamento nei loro Paesi d’origine.
Il Soprano Shanshan Zhang, si è diplomata in Cina per poi trasferirsi in Italia presso il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha partecipato a numerosi concerti, lanciandosi a livello internazionale con una predilezione per il bel canto.
Il Tenore Yiyao Zhang, ha iniziato la sua brillante carriera in Cina per poi perfezionarsi al Conservatorio G. Verdi. Ha interpretato ruoli nella Traviata, nell’Elisir d’amore e nella Bohème, vincendo poi nel 2017 il Concorso internazionale di Hong Kong.
Saranno accompagnati al piano, dall’illustre M° Giovanni Brollo, una presenza costante ed un elemento estremamente qualificante per il Festival.
IL CONCERTO SINFONICO (19.05.2018): ROSSINI & MENDELSSOHN
Felix Mendelssohn Bartholdy (1809 / 1847), è uno dei compositori più rappresentativi del periodo romantico tedesco. Prodigio musicale fu compositore, direttore d’orchestra e solista. La sua opera spazia dalle sinfonie, ai concerti, agli oratori, alle romanze, alla musica per pianoforte e alla produzione cameristica. I suoi viaggi in Italia gli diedero l’ispirazione per la Sinfonia no. 4, detta la “Sinfonia italiana”. In vita, ne rimaneggiò continuamente la partitura alla ricerca della perfezione.
Il Giochino Rossini (1792 / 1868) proposto durante la serata è il compositore celebrato, l’autore di opere di grande successo, il personaggio dal trionfo immediato, che lo resero famoso in tutto il panorama musicale e culturale. È la figura di un uomo brillante con un genio musicale ecclettico, che sa interpretare il gusto e le aspirazioni dell’epoca. Durante il concerto ci sarà offerta una vasta scelta d’ouverture di sue opere tra le più celebri e le più amate dai cultori della musica sinfonica.
L’Orchestra Filarmonica italiana, diretta dal M° Alessandro Carnelli, ha un repertorio vastissimo che include una produzione melodrammatica, sinfonica, cameristica e proposte più contemporanee. La sua produzione sinfonica e lirica propone, sia il repertorio classico assai noto, sia opere “marginali” meno consuete. Ricordiamo, a tal proposito, l’incisione di opere settecentesche buffe, purtroppo cadute nell’oblio. Degna di nota è, inoltre, la sua tournée in Belgio e in Olanda per diffondere la cultura italiana. Ha pure promosso vari progetti che ne evidenziano l’estrema duttilità e la grande modernità.
IL CONCERTO DI CHIUSURA (26.05.2018): UN ROSSINI SPIRITUALE
Abbandonato il mondo della lirica, dopo la presentazione nel 1829 dell’opera “Guglielmo Tell, Rossini si dedicò alla musica da camera e a quella sacra di grande impatto. Con la “Petitte messe solennelle”, spinto da una ricerca interiore, egli ha voluto redigere il suo testamento spirituale. All’origine, questa composizione fu scritta per un coro di otto cantanti e quattro solisti, con l’accompagnamento di due pianoforti e un armonium.
Il Coro “Sine nomine”, diretto dal M° Fabio Piazzalunga, è costituito da professionisti provenienti dalle formazioni vocali più rinomate del panorama italiano. Ha un repertorio rinascimentale-barocco, settecentesco-classico, ottocentesco-romantico e contemporaneo.
Il Soprano Sarah Tisba, si è laureata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Como con il massimo dei voti. Unisce l’attività e l’interesse per la lirica con la passione per la musica sacra, che la vede grande protagonista in numerosi concerti.
Il Tenore Ottavio Palmieri, è un personaggio assai noto alle nostre latitudini per l’ampio coinvolgimento artistico ed emotivo, che sa creare con i suoi affezionati sostenitori. Di lontane origini marchigiane e gitane è, da anni, l’interprete di un marcato rinnovato clima culturale.
Il Contralto Chinara Shirinova, è nata e si è formata in canto e pianoforte a Baku in Azerbaijan. Si è esibita a Belgrado (Cavalleria rusticana) e a Istanbul (Aida) per poi passare a esperienze di livello internazionale. Ora vive e lavora in Italia.
Il Basso Alessandro Yague, dopo il diploma in flauto traverso, canta in svariati cori e inizia quindi a studiare vocalità. Quale basso solista si è cimentato in vari teatri italiani e ha poi debuttato in ruoli assai impegnativi nell’ambito di opere verdiane (Rigoletto / Traviata).
L’accompagnamento all’Armonio sarà affidato a Saadat Ismayilova, artista nata e cresciuta artisticamente a Baku (pianoforte / canto lirico) e che si è perfezionata in Italia. Al Piano ci sarà la gradita presenza del M° Giovanni Brollo, personaggio carismatico, noto per la sua sensibilità ed il suo virtuosismo artistico.