Proiezione di “Grozny blues” a Mendrisio il 3 maggio
Martedì 3 maggio 2016
proiezione di “Grozny blues”
alle 20.45 alla MULTISALA TEATRO MIGNON E CIAK di Mendrisio
Sarà presente in sala il regista Nicola Bellucci, intervistato da Marco Zucchi
Dopo la chiusura di ChiassoLetteraria, Festival internazionale di letteratura andato in scena a Chiasso dal 27 aprile al 1. Maggio, che ha registrato un nuovo grande successo con 5600 presenze complessive fra incontri letterari ed eventi collaterali, compreso quelli per i bambini e i concerti serali al Murrayfield, ed un cartellone che ha visto oltre venti autori, di cui sei autori svizzeri; il prossimo e ultimo appuntamento è previsto per domani 3 maggio alla Multisala Teatro Mignon e Ciak di Mendrisio, alle h. 20.45, il Cineclub del Mendrisiotto presenterà a complemento della rassegna “un po’ di cinema svizzero”, il film “Grozny blues” di Nicola Bellucci.
Alla proiezione sarà presente il regista intervistato da Marco Zucchi, giornalista e critico cinematografico.
Il film in lingua originale (russo/ceceno) con sottotitoli in francese, segue la storia di alcuni abitanti di Grozny, capitale della Cecenia lacerata dalla guerra, dove la vita quotidiana è segnata da repressione politica, costumi restrittivi, islamizzazione forzata e l’incapacità di affrontare criticamente la storia recente. Il film si sviluppa intorno a quattro donne che da anni lottano per i diritti umani in un contesto ogni giorno peggiore, sempre più disilluse dal presente nella Russia di Putin. L’edificio dove lavorano ospita anche un Blues Club frequentato da un gruppo di giovani. Questi serbano solo un vago ricordo dell’epoca delle guerre cecene negli anni ‘90, e cercano di dare un senso agli eventi assurdi e grotteschi che accadono nel loro paese. Legando il personale e l’intimo al politico, Nicola Bellucci mostra in modo drammatico e allo stesso tempo molto poetico, cosa significhi vivere in una società divisa, che naviga in una terra di nessuno tra guerra e pace, repressione e libertà, tradizioni arcaiche e modernità.
Nel documentario, nominato tra i 5 migliori dell’anno per il Premio svizzero del Cinema 2016, ritroviamo le donne coraggiose che animano i reportage della scrittrice e giornalista svizzera di lingua tedesca Irena Brezná, ospite di uno dei più attesi e intensi incontri di ChiassoLetteraria. Il regista continua con i mezzi del cinema il lavoro fatto dalla scrittrice in un confronto coinvolgente e sconvolgente con la realtà cecena.
Ricordiamo che il tema che ha caratterizzato l’undicesima edizione di ChiassoLetteraria è stato “seconda classe”, a richiamare il tema delle disuguaglianze socio-economiche e al contempo quello dell’accessibilità ai diritti fondamentali e dell’equità delle condizioni di vita minacciate, proprio come nel caso del film di Bellucci, dove vengono raccontate le difficoltà quotidiane per la conquista dei diritti umani basilari.
Dati tecnici:
v.o. russo/ceceno
sottotitoli in francese
colore e bianco e nero
durata: 104’