Nuove forme di potere: il ruolo degli standard di certificazione. Conferenza pubblica (Lugano, 26 ott)
Nuove forme di potere: il ruolo degli standard di certificazione.
Conferenza pubblica di Laurent Thévenot
Da qualche anno si assiste all’emergere di nuove forme di potere, capaci di condizionare la vita di tutti i giorni in modo silenzioso e pervasivo: gli standard di certificazione. Da quelli che definiscono il livello di rischio dei prodotti finanziari a quelli che certificano le emissioni dei gas di scarico, si tratta di forme di controllo – di conformità – che agiscono ben oltre gli orizzonti normativi nazionali, regolando la produzione industriale, i mercati e le organizzazioni a livello globale. Come interpretare questa nuova forma di potere, per inquadrarne sociologicamente i suoi aspetti più critici?
Per rispondere a questa domanda l’Istituto di Marketing e Comunicazione Aziendale (IMCA, Facoltà di scienze della comunicazione) organizza una conferenza pubblica (in lingua inglese)
mercoledì 26 ottobre
alle ore 17:30
in aula A11
(palazzo rosso, campus di Lugano)
con ospite uno fra i maggiori sociologi e intellettuali contemporanei, Laurent Thévenot. Il Prof. Thévenot insegna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi ed è tra i fondatori dell’economia delle convenzioni. Dopo essersi occupato delle categorie socioprofessionali all’Istituto nazionale di statistica e di studi economici (INSEE), ha collaborato da vicino con il gruppo di ricerca del padre della sociologia critica Pierre Bourdieu. In opposizione a tale sociologia, ha sviluppato con Luc Boltanski la corrente di pensiero nota come “sociologia pragmatica”. A partire dalla pubblicazione del testo De la Justification. Les économies de la grandeur (1987), la sociologia pragmatica ha esercitato una grande influenza sull’economia politica e sulle scienze sociali in senso lato, favorendo un approccio interdisciplinare a cavallo tra studi di sociologia, economia, storia, legge e filosofia morale.
Il Prof. Thévenot è a disposizione per eventuali interviste. Gli interessati possono contattare il Servizio comunicazione e media dell’USI :
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