Mostra 7 Generazioni artisti Prêtre, Limonaia di Villa Saroli, Lugano dal 23 agosto al 14 settembre 2024
Per la prima volta quattrogenerazioni e sette espressioni artistiche dei Prêtre espongono insieme, fianco a fianco, in una vicinanza artistica ad un tempo reale, affettuosa e simbolica. Accanto alla storica Villa Saroli, all’ampio parco, dentro la Limonaia, oggi luogo per la cultura e l’arte.
Con un sentito grazie alla Città di Lugano e all’Istituto Internazionale di Architettura i2a, che hanno ben compreso come l’arte dei Prêtre sia mossa anche dall’amore per questo meraviglioso lembo di terra, ispirazione per artisti e costruttori.
PRÊTRE
una dinastia di artisti dal Giura a Lugano
Quattro generazioni lungo i tornanti dell’arte, sette artisti/e e chissà fino a quando. Sono i Prêtre, origine giurassiana, artisti da generazioni tra Svizzera francese e Lugano. Una tradizione che s’intreccia nell’albero genealogico da centocinquant’anni, e non conosce sosta. Una generazione dopo l’altra, l’arte come fil rouge, un intreccio delicato e imprevedibile.
Léon Prêtre (Porrentruy 1860-1936), è il capostipite, con il suggello storico di essere il primo pittore giurassiano professionista. Buone scuole dai Benedettini, impiego alla Benziger di Einsiedeln, tra Sette e Ottocento la più celebre e moderna stamperia al mondo di immagini sacre; già nel 1870 introdusse la cromolitografia, rendendo possibile per la prima volta la riproduzione di immagini a colori in grandi tirature. I colori, la stampa, i ritocchi, la perfezione delle riproduzionib e poi per Léon Prêtre il mondo delle collezioni, artisti, musei. Una folgorazione quello des Beaux Arts di Neuchâtel dove si convince di dedicarsi a disegno e pittura.
Una vocazione, una scelta di vita. Dipinge e disegna con assiduità, apre una cartoleria a Porrentruy, edita opere storiche importanti, nel 1893 soggiorna a Parigi, frequenta l’Académie Julian, la stessa di Matisse, Edouard Vuillard e tanti altri, al Musée du Luxembourg esegue copie dei maestri. Parigi diventa il riferimento costante (vi abiterà 5 anni), Porrentruy il centro dell’attività commerciale ma soprattutto artistica. Restaura quadri, esegue decorazioni in edifici sacri, è apprezzato nella ritrattistica, dipinge paesaggi in stile post-impressionista con una certa attenzione al pointillisme. La sua fama si espande, espone con regolarità (in particolare a Delémont,1922, Porrentruy, 1925, e Tramelandhs,1933), è apprezzato da collezionisti. Conosciuto come “le peintre de la lumière”, tiene contatti costanti con i pittori giurassaini Willi Nicolet e Louis Poupon. La sua opera fa parte del patrimonio artistico del Giura e influenza l’arte del XX secolo. Nel 2011 il Musée de l’Hôtel-Dieu di Porrentruy gli dedica una mostra antologica.
Léon è l’esempio d’una vita dedicata all’arte per le generazioni che verranno, dedite al ricordo del nonno artista e attente a rilanciare un loro familiare “esprit d’art”.
Il nipote Edgard Prêtre (1937), architetto, giunge a Lugano nel 1959, s’insedia a Pregassona, per ragioni professionali gira il mondo accompagnato dalla passione per la pittura. Schizzi, disegni, manifesti, acquarelli, affreschi (la Deposizione nella chiesa di Piandera), dipinti, ritratti, paesaggi dei luoghi del cuore, soprattutto Lugano, sono i temi preferiti. Colori e luce sono il leit-motiv di una produzione vasta, assidua, quotidiana. La pittura è il suo strumento privilegiato per interpretare la realtà, con un tocco raffinato di poesia e di sentimento. Raccoglie un plauso diffuso, sincero, popolare nelle diverse esposizioni luganesi.
Jacky Prêtre (1943-2020), fratello di Edgar, ha vissuto nel suo Giura coltivando le varie tecniche pittoriche e specializzandosi nella pittura ad olio. Fantasioso, gioviale, sensibile, ha privilegiato in pittura il tema dei clown e degli animali con un occhio al mondo del circo inteso come sintesi della vita. Ha tenuto esposizioni nella Svizzera francese, soprattutto Bienne e Delémont. È considerato il pittore dell’allegoria tra apparente felicità, la maschera del clown, e realtà della vita, non senza una punta di ironia talvolta amara.
Jeanine Frick-Prêtre (1935), sorella di Edgar, nata a Porrentruy vive a Ginevra amando il Ticino di tanta parte della famiglia. Raffinata acquarellista, coltiva magistralmente l’acquosità di una tecnica istantanea con la quale riesce a tradurre una visione piacevole della vita, in cui la delicatezza del colore esalta particolarità e sfumature, momenti e sensazioni. Ha tenuto diverse esposizioni a Losanna e Ginevra
Sonia Crotta-Prêtre, figlia di Edgar (Lugano 1963) affianca alla famiglia, tre figli, il piacere dell’arte, acquarello ed acrilico in particolare. Le piace sperimentare tecniche diverse, trovando così il piacere dell’espressione in libertà. Grande suo tema è lo scenario della natura, indagata nel paesaggio ma anche nell’infinita varietà di momenti particolari, congiunzioni anche minime rese con uno spiccato senso del colore.
Catherine Walter-Prêtre (Lugano 1968) ama la fotografia con la quale non si limita a ritrarre le bellezze della “madre terra”, nelle grandi come nelle minime, microscopiche espressioni, ma esprime e suggella stati d’animo, emozioni, sensazioni. È attratta dai colori, dalla purezza della geometria, dalla capacità della fotografia di cogliere quello che sfugge abitualmente allo sguardo, dalle gocce d’acqua alle fasi lunari, con un occhio indagatore e poetico ad un tempo.
Joëlle Walter (Lugano 2007), figlia di Catherine. frequenta il CSIA, Centro scolastico industrie artistiche di Lugano, corso di tecnologia tessile. “L’ho scelta perché il disegno e le diverse tecniche espressive mi affascinano sin da piccola, sull’esempio di mamma e nonno”. Tra le tante tecniche privilegia l’acquarello, riuscendo con questa espressione d’arte a rendere aspetti anche minimi di una realtà esteriore ed interiore ad un tempo.
La mostra alla Limonaia di Villa Saroli si tiene in due periodi distinti ma ravvicinati: dal 23 agosto (inaugurazione alle ore 18) al 26 agosto e dal 4 al 14 settembre. Orari: giovedì 12.00-16.00 – venerdì 14.00-18.00 – sabato 12.00-19.00. Entrata libera.