All’organo Mascioni del 1884 suonerà l’organista patrizio di Aurigeno prof. Livio Vanoni
Giovedì prossimo 25 settembre sesta serata dell’ottava Rassegna organistica valmaggese nella Chiesa di San Bartolomeo in Aurigeno alle ore 20.00. All’organo Mascioni del 1884 suonerà l’organista patrizio di Aurigeno prof. Livio Vanoni. Concerto particolare questo dedicato, anche se il grande virtuoso organista non vuole che lo si dica, ai suoi settant’anni, compiuti proprio in questo 2014. Livio Vanni non solo suona e compone, ma è conosciuto per il suo lungo percorso nella Scuola ticinese e quale restauratore e accordatore di organi. In quest’apprezzata e virtuosa attività nel 1986 ha appunto anche restaurato l’organo della Chiesa di Aurigeno. per altre informazione rimandiamo al curricolo allegato. Significativo del momento il titolo del primo brano che sarà presentato da Vanoni: “Mein junges Leben hat ein End”.
Dopo il concerto di Pentecoste a Broglio e ai concerti estivi del giovedì ad Avegno, Maggia, Bosco Gurin e Someo la Rassegna 2014 si concluderà, oltre che giovedì ad Aurigeno, il 12 ottobre a Cavergno con l’organista di Einsiedeln Padre Theo Flury OSB (concerto dedicato alla memoria di Padre Angelo Zanini OSB, nativo cavergnese e scomparso nell’aprile del 2013), per terminare il 9 ottobre a Cevio con l’organista nipponica, residente a Minusio, Naoko Hirose Lloslas accompagnata dal Coro Magnificate. Otto le tappe 2014 nel far conoscere e valorizzare i preziosi e particolari organi delle Chiese valmaggesi, accompagnati da interpreti di assoluto valore internazionale. Confortante la presenza di pubblico sia vallerano che di ospiti che hanno accompagnato le diverse serate organistiche e non solo. Infatti ben apprezzato il fuori programma di Bosco Gurin in un duetto moderno tra il maestro belga Luc Ponet sul dimenticato “armonium” e il flauto traverso di Raphael Leone e il duo d’organo con Walter Gatti e di tromba con Antonio Passuello a Someo.
A nome dell’Associazione ho il piacere di presentarvi il concerto di Aurigeno che prevede il seguente programma:
Jan Pieterszoon Sweelinck (1562 – 1621) Variazioni sopra “Mein junges Leben hat ein End”; Pietro Domenico Paradisi (1707 – 1791) Aria; Livio Vanoni (1944) Corale e variazioni per la presentazione di svariate combinazioni di registri di organi ottocenteschi ad una sola tastiera: a) corale, b) flauto traverso, c) flauto in ottava, d) ottavino, e) Cornetto, f) tromba e fagotto, g) violoncello, h) organo pieno; Mario Duella (1947) Adagio per Voce Umana dedicato a Franca; Johann Sebastian Bach (1685 – 1750), a) Pastorale: Pastorale- Allemanda, b) Fuga in Sol maggiore BWV 676; Livio Vanoni (1944) Brani per organo italiano: a ) Ancia nel soprano, b ) Voce Umana, c ) Recitativo con Ancia nel tenore, d ) Solo con Flauto in XII, e ) Ancia nel basso; Domenico Scarlati (1615 – 1757), Due Sonate (si minore e Re maggiore); César Franck (1822 – 1890), Pièce Symphonique dalla raccolta “l’Organiste”.
Colgo l’occasione per porgervi il cordiale Benvenuto in Valle Maggia, confidando di salutarvi al particolare concerto in onore ai settant’anni del prof. Livio Vanoni ad Aurigeno.
Arch. Germano Mattei, coordinatore rassegna organistica valmaggese
Gli interessati possono richiedere il formato cartaceo della locandina e del libretto scrivendo a organivalmaggia@bluewin.ch.
Presentazione Artista e del concerto:
Livio Vanoni, organista.
Originario di Aurigeno è nato a Zurigo nel 1944. Presso il conservatorio di Zurigo ha studiato organo, pianoforte e direzione di coro sotto la guida di Heinrich Funk (organo),
Peter Scheuch (pianoforte) e Johannes Fuchs (direzione di coro) diplomandosi nel 1966.
In seguito si è perfezionato con i maestri Lionel Rogg, Karl Richter e Helmut Reichel, ottenendo nel 1973 il diploma di concertista con il massimo dei voti.
Concerti solistici di organo in Svizzera e all’estero. Concerti quale clavicembalista in formazioni cameristiche.
È stato docente di musica presso scuole magistrali e licei.
Dal 1985 fino al pensionamento esperto cantonale per l’educazione musicale nelle scuole medie. Ha eseguito registrazioni radiofoniche, televisive e discografiche (oltre una ventina).
È stato membro della direttiva del comitato svizzero per la salvaguardia degli organi storici e membro di commissioni di giurie internazionali in concorsi di musica.
Ha svolto la funzione di Delegato statale per esami presso il Conservatorio della Svizzera italiana.
Ha diretto cori sia in Ticino che fuori cantone e svolge attività quale organaro. Dalla fondazione nel 2007 è Direttore artistico della rassegna organistica valmaggese.
Presentazione concerto del 25 settembre
Il concerto di giovedì sera è un po’ diverso dagli altri in quanto protagonista a tutti gli effetti è lo strumento. È fuori dubbio che in fatto di risorse timbriche questo organo non ha uguali nella nostra valle. Il programma di questa sera è perciò stato concepito con l’intento di far sentire anche timbri poco uditi nei normali concerti.
I compositori, nella maggior parte dei casi, non ci indicano con quali registri debbano essere suonate le loro composizioni e spetta perciò all’organista scegliere i timbri che ritiene siano i più adatti. Fa eccezione a questa regola un gruppo di compositori sopratutto francesi del 18.mo secolo i quali componevano appositamente per determinati registri, composizioni con titoli come Basse de trompètte, Récit de Cromorne, Tiercee en taille, ecc.”. Questi brani possono dunque essere messi in programma unicamente se lo strumento possiede i rispettivi registri. Una parte di brani che ascolteremo sono stati proprio composti con quest’ultimo criterio. Infatti i titoli dei brani di Mario Duella e di Livio Vanoni non sono altro che nomi di registri. La composizione di Duella è un unico brano dedicato al più italiano dei registri Voce umana. Il primo gruppo di brani di Vanoni possiede un tema conduttore che viene variato secondo la tradizione del periodo barocco, mentre nel secondo gruppo sentiremo brani singoli senza legame alcuno fra loro e composti in differenti stili.
Aprendo il nostro libretto a pagina 4 troviamo due colonne distinte di registri. La colonna di destra raggruppa tutti i registri della famiglia dei “principali” le cui canne, piccole e grandi, hanno la forma di quelle che vediamo in facciata. Nella colonna sinistra troviamo invece i registri detti “da concerto” ossia sonorità particolari che in gran parte imitano svariati strumenti. Per ottenere questi timbri le canne hanno forme e tecniche di costruzione molto differenziate fra loro. Siccome questi registri non suonano su tutta la tastiera, è possibile suonarli in modo solistico come se avessimo due tastiere (una per la sonorità solistica, l’altra per l’accompagnamento).
Vi sono innumerevoli possibilità di combinare registri di una colonna con quelli dell’altra così come all’interno delle colonne medesime.
Il concerto di questa sera ci fa dunque gustare tante di queste originali sonorità di cui il nostro organo è particolarmente ricco.
Buon ascolto.