1) Chi è Alex Farinelli nella vita di tutti i giorni ? (sposato, figli, hobbi, interessi, sport, musica preferita, ecc.)
Ho 33 anni, sono nato e cresciuto a Comano ma originario di Bellinzona. Figlio di Sandra, casalinga per molti anni ora impiegata, e Francesco, meccanico ora in pensione. Ho due Fratelli Nicola e Oliviero. Dopo il Liceo ho frequentato l’università a Zurigo e Lugano laureandomi in economia e politiche internazionali. Mi piace cucinare, giocare a tennis e stare con gli amici. La politica è la mia grande passione e sono da 10 anni consigliere comunale. Da sempre lavoro nel tempo libero perchè mi piace essere indipendente: dai 16 ai 26 anni alla Manor come commesso (i sabati e nelle vacanze), poi dopo la laurea in Cornèr Banca, e alla testa della segreteria del PLR dal 2010. Dal 2014 mi occupo anche della direzione del nostro settimanale Opinione Liberale.
2) Noi vorremmo in CdS anche persone di categorie diverse come ad esempio casalinghe o artigiani, impiegati e operai di fabbrica. Come fanno avvocati, liberi professionisti o impiegati quadri dell’amministrazione cantonale di cercare di risolvere i problemi della gente comune, quando non ne sono confrontati loro stessi ?
Essere rappresentativi della popolazione significa ascoltarne e comprenderne i bisogni e le esigenze, dipende quindi dall’attitudine di chi vuole far politica. Sono una persona che ascolta con grande interesse gli altri, di qualsiasi partito o estrazione sociale.
3) quando decide con gli amici di andare al ristorante la sua scelta cade su…. e che pietanze privilegia ?
Una pizza oppure un bel piatto di carne. Poi naturalmente guardo sempre la carta dei dessert.
4) Turismo: da vent’anni le cifre sono impietose verso il Ticino. Ora è cambiata l’organizzazione ma le persone rimangono. Una ricetta per il rilancio turistico e che in caso di elezione dovrà essere un suo preciso impegno nel perseguire ! Non pensa che il fatto che molti comuni assumano addetti al turismo sia un segnale che gli enti locali del turismo non funzionano come dovrebbero?
Non ho viaggiato molto per il mondo: mi sono reso conto subito che il nostro territorio è straordinariamente bello ma purtroppo poco valorizzato. Penso che la prima cosa da fare sia capire quale turismo vogliamo nelle varie regioni del Cantone: di giornata, congressuale, escursionistico, ecc. Poi quando sapremo cosa vogliamo potremo anche promuoverne lo sviluppo in maniera intelligente, coinvolgendo i vari attori quali ad esempio gli albergatori i ristoratori i comuni,ecc.
5) con un si o un no senza commentare:
• raddoppio Gottardo: SI
• diminuire le tasse; **
• la scuola media un fallimento totale: NO
• diminuire i redditi al corpo insegnanti: NO
• trasporti pubblici gratuiti per giovani e AVS: NO
• cassa malati unica cantonale: NO
• prostituzione in aree definite: SI
• ridurre i frontalieri subito a meno di 40’000 unità; **
• favorire la popolazione delle valli con aiuti mirati e concreti: SI
• finanziare i piccoli artigiani indipendenti che si insediano nelle valli: **
** Per quanto riguarda le domande alla 5 ho dovuto tralasciarne un paio, rispondere con un SI o un No non era possibile
6) perché la politica attira sempre meno persone. Urge un esame di coscienza da parte dei partiti oppure è la gente che semplicemente non si interessa? In particolare i Liberali rimediano da anni sconfitte su sconfitte e sembra non abbiano ancora capito che il mondo è cambiato !
Il PLR ha sicuramente commesso degli errori ed è stato anche un partito un po’ arrogante tuttavia i suoi principi sono sani e credo che ora sia pronto a ripartire con una squadra nuova e un programma valido. La politica in generale attira meno perchè penso che molti ne vedano prevalentemente gli aspetti negativi, in particolare le contrapposizioni meramente ideologiche e i litigi. Io credo che però la politica interessi ancora moltoin particolare a parecchi giovani, attivi in tutti i partiti, che comprendono l’importanza di prendere in mano il destino del nostro bel Cantone. Questo è comunque un segnale che mi fa essere ottimista.
7) E’ corretto che il cantone deliberi lavori a ditte che nel loro organico impiegano oltre il 20% di personale frontaliere?
Di principio non dovrebbe succedere, l’ente pubblico dovrebbe cercare di favorire lo sviluppo locale e le aziende attive sul territorio che assumo residenti.