Stralcio di intervento del responsabile del Turismo Svizzero Erik Jakob (capo della Direzione per la promozione della piazza economica): “Il Turismo è stato toccato fortemente dalla pandemia, abbiamo le indennità di lavoro ridotto ma le domande sono notevoli”. “La crisi nel turismo è tutto colpito: dalle regioni, dalle città alle montagne e noi della SECO pensiamo che il turismo si potrà riprendere solo nella seconda parte di quest’anno. Per il turismo internazionale solo nel 2021 ci sarà una ripresa, nella seconda metà del 2021 ci sarà forse una ripresa e una ripresa generale solo dal 2022”. “C’è il fattore psicologico: i turisti e i consumatori avranno bisogno di più tempo fino a quando supereranno l’insicurezza”. In ogni caso non bisogna dimenticare il franco svizzero che ne risentirà. “Ci sarà una diminuzione del 25-30% nel turismo”. Quali misure adottate? “La SECO è in contatto costante con il partner del turismo per mettere in pratica della strategia del turismo del 2017, un gruppo di accompagnamento rappresentata dai Cantoni con imprenditori e quant’altro e viene portato avanti” e “in generale possiamo dire che le misure del CF danno un aiuto a livello di liquidità e naturalmente le aziende legate al turismo approfittano delle misure”. “La liquidità dei crediti: il CF ha sollecitato i cantoni a presentare dei progetti e anche la durata dei crediti andrà presa in considerazione”.
Questo intervento lascia poco spazio alla fantasia e pone tutti di fronte alle proprie responsabilità e sacrifici; gli operatori del settore dovranno stringere i denti per riuscire a venirne a capo e la popolazione dovrà fare uno sforzo nel pianificare le ferie in questi prossimi periodi in Ticino. Il Governo stà già facendo la sua parte in grande stile.