Pernottamenti – 13 % in Ticino in agosto mentre in Svizzera siamo a – 4% !!! Ora piazza pulita pf !
Da anni andiamo scrivendo che non sono gli imprenditori causa di questi mali, anche se alcuni lasciano a desiderare, ma la maggior parte investe soldi propri in un contesto difficile dove chi dovrebbe creare le condizioni quadro ideali per poter far fruttare gli investimenti dei privati, dorme su allori di trenta anni fa. Ogni anno, ogni mese i pernottamenti, da ben 20 anni segnano un meno e nel mese di agosto ultimo scorso questo meno per il Ticino ha il sapore di “sunami”. Il turismo non è solo pernottamenti, ma ad oggi questo è l’unico parametro degno di una nota che può essere confrontato con i dati precedenti. Ma dopo venti anni che le cifre sono implacabili, varrebbe forse la pena di procedere ad una ristrutturazione vera di tutto l’apparato turistico, in particolare di tutti quegli uffici ed organi statali e parastatali che servono, alla luce dei risultati odierni, ad un cavolo.
Da anni lo scriviamo e qualche direttore di qualche ufficio turistico montano ci ha detto in faccia di non rompere più i “coglioni” (scusateci il termine riferito come espresso da chi dovrebbe avere in se la gentilezza e la capacità di accogliere). Questi personaggi che da venti anni e più occupano posizioni che non meritano devono essere lasciati a casa e le ristrutturazioni devono partire proprio dalle persone e non dagli organigrammi. Da anni si cambiano gli organigrammi, si cambiano i nomi degli uffici turistici, si assumono animatori locali e tutto con grande dispendio di oneri finanziari, con il risultato di continuamente peggiorare le cifre e l’indotto, scoraggiando gli investitori privati che impegnano il loro tempo e i loro soldi in strutture e operazioni turistico-commerciali senza che vi sia un supporto o un minimo di considerazione da parte di questi funzionari che non hanno mai giocato con un franco del loro borsino.
Il turismo per i politici è semplicemente stanziare fondi senza una casualità logica o una rete logica. Per i funzionari è chiedere soldi sempre più soldi. Mai però va considerato il fatto di iniziare dai funzionari, fossilizzati su poltrone fredde, che dopo anni e anni di nulla fare per la causa, percepiscono uno stipendio, indipendentemente che gli affari vadano bene o male. L’Imprenditore, e lo abbiamo scritto in maiuscolo perché per loro abbiamo il massimo rispetto e considerazione, se l’andamento economico è sfavorevole perde soldi suoi, ma deve sempre far fronte a stipendi e oneri folli che non favoriscono assolutamente il settore. Per sentirsi poi quasi schernire dai funzionari super lautamente pagati, ai quali poco interessa delle difficoltà degli imprenditori. Con questi correttivi abbiamo visto che non si risolve il turismo e i numeri di pernottamenti come l’economia turistica, allora bisognerà avere il coraggio di fare quello che nessuno ha mai fatto per paura di ritorsioni elettorali verso i partiti !!! Ne abbiamo piene le scatole di cerottini e piccole soluzioni indolori che non risolvono nulla. Facciamo il parallelo con lo sport dopo 10 partite perse consecutivamente (lasso temporale 5 settimane) di regola la dirigenza licenzia l’allenatore !!!
Dopo venti anni di partite e scommesse perse sempre e senza scusante bisognerà avere il coraggio di fare pulizia ai piani alti della scala e di mandare a casa funzionari e direttori che da troppi anni monopolizzano il turismo e il mondo del turismo in Ticino. Ripartendo con persone nuove, anche meno preparate e con meno master ma con la voglia di omaggiare il Ticino in quanto tale !!!
Lo facciamo, rivedremo la luce, continueremo con questi cerottini e con la paura di fare del male ad alcuni privilegiati funzionari non lamentiamoci poi che i dati sul turismo saranno implacabili e non lamentiamoci se i nostri giovani che amano il settore andranno in altri lidi ad investire e a fare gli imprenditori. Ognuno è causa del suo male e la politica ha delle grosse responsabilità sui dati negativi sul turismo. Se non interverrà con la mannaia verso i suoi funzionari saranno veramente dolori per il turismo ticinese.
Ci fa estremamente piacere leggere le dichiarazioni del direttore di Ticino Turismo, che in linea generali si pone sulla nostra lunghezza d’onda, idee che da anni noi andiamo scrivendo. Forse si dovrebbe proprio partire dalle sue dichiarazione per ricostruire un turismo serio e professionale, anche perché lo si deve a tutti quegli imprenditori che investono dei franchi e tanti, loro e che rischiano ogni giorno con i loro soldi.
(ETiCinforma.ch/RB)