Ormai questo è un tema che si ripete ogni anno, il parlamento sarà chiamato a confermare un sussidio di ca. 4,5 milioni a favore degli impianti di sci invernali nel cantone. È risaputo che la nostra posizione è sempre stata quella di chiudere i rubinetti ad innaffiatoio e aprirli davanti a progetti concreti per tutte le 4 stagioni e non limitatamente a qualche mese, solo per la neve! Considerando come negli ultimi anni l’innevamento sia minimo causato dal surriscaldamento climatico.
Già i costi per la Ti-Pass, abbiamo l’impressione che non porta a grandi guadagni per lo Stato, se non andiamo errati, costi di Marketing, ecc. si aggirano ad 1,5 milioni con dei rientri, che sarebbe bello conoscere in piena trasparenza, chiediamo troppo?
Negli anni passati ci si veniva a dire che comunque i soldi pubblici erano giustificati per assumere personale locale, magari riprenderli dalla disoccupazione e via dicendo, operazioni comunque mai verificate esattamente. Noi constatiamo che quest’anno si tenda a lasciare a casa personale locale con anni di esperienza, favorendo in posti dirigenziali anche frontalieri, che magari non hanno neppure i requisiti per questi incarichi, giustificando il tutto con il contenimento dei costi (!).
Ci sono pervenute in redazione alcune lettere al vetriolo, dove si comunica come le piste non siano state preparate come si conviene durante il periodo Natalizio, a differenza di anni passati, inoltre i prezzi delle giornaliere sono aumentati di un buon 10% con piste limitate compatibilmente alla neve e alla loro preparazione. Succede che la REGA interviene spesso per infortuni, guarda caso, quasi sempre negli stessi punti, dove vi sono piu’ sassi che neve!
Addirittura aperture ritardate in quanto mancava la demarcazione della pista, sebbene con prezzo pieno della giornaliera, abbiamo ricevuto anche in questo caso alcune lamentele scritte in redazione!
Potremmo dire che l’innevamento artificiale non sempre è stato tempetivo, che dove non vi era neve si facevano scendere gli sciatori nelle stradine dedicate agli slittini e pedoni e via dicendo.
Sfatiamo che il Core Business è invernale, forse anche perché non si è dato importanza anche alla stagione estiva, intanto alla fine tutto va a pareggio con soldi pubblici. Alcune stazioni invernali hanno dimostrato che nei mesi primaverili ed estivi i possono creare condizioni interessanti e redditizie, naturalmente vanno pianificate con largo anticipo.
Parliamo di cifre; un stazione X in Ticino riceve per esempio fr 180’000 dal Cantone (presumiamo a fondo perso), riceve pure ca. frs 200’000 dal Comune (anche in questo caso presumiamo a fondo perso) dove gli impianti sono situati e ancora ca. fr 150’000 da Ti-Pass. . .
Alla fine è accertato che la pratica dello sci è un’attività accessibile al ceto ricco, inutile che ci vengano sempre a dire che lo sci e‘ uno sport popolare, in un momento dove si tagliano sussidi e soldi alla cultura, alla scuola, alla sanità e alla socialità; in questo caso si regalano milioni per favorire una minima parte della popolazione che puo’ permettersi, comunque, la pratica di questo sport. Ci sembra che siamo in una contraddizione enorme.
Ma vi diciamo oltre, secondo uno studio di una stazione invernale, parliamo di Arosa, la suddivisione dei costi della giornaliera piena di fr 84 è la seguente;
• Fr 36 per compensare promozioni varie e sconti concessi
• Fr 23 per la manutenzione degli impianti
• Fr 7,90 per la preparazione delle piste
• Fr 8,26 per l’innevamento artificiale
• Fr 3,07 per la sicurezza
• Fr 4,06 per il marketing e amministrazione
Rimangono fr 1,7 di utile
Queste cifre dovrebbero farci riflettere, a fronte di una situazione economica difficile, cosi ci viene detto dalle nostre autorità, o almeno in questa direzione stanno operando i nostri politici, mettendo in enorme difficoltà uno strato importante della popolazione che è in povertà, da un’altra parte, con allegria e insufficienza, ogni anno vengono approvati milioni a favore di una piccola fetta di popolazione ricca, per permettere a loro di divertirsi!
Ci si aspetta almeno alcune situazioni; costo della giornaliera adattato ai costi reali, assunzione di personale qualificato e residente nella zona in cui opera (se si ricevono soldi pubblici), preparazione delle piste perfette, in caso di non aperture totali, riduzione del prezzo della giornaliera, accoglienza degli ospiti turisti che frequentano le piste da sci. Al tema accoglienza potremmo aprire un altro enorme capitolo.
Per cui va benissimo sovvenzionare profumatamente queste attività particolari, ma le stesse società che ricevono questi milioni, devono assolutamente impegnarsi per un turismo All & Green per tutti i 12 mesi e non solo per quei periodi che fa loro comodo; troppo facile!
ETC per un turismo vincente a favore di tutta la popolazione!