Dopo due settimane densissime di musica, lavoro, fatica, energia e soddisfazioni, la XXIII edizione del Festival Internazionale Ticino Musica si è conclusa mercoledì 31 luglio.
Difficile raccontare Ticino Musica a chi non c’era, ma significative nonché eloquenti sono innanzitutto le cifre del Festival, a partire dai quasi 200 giovani musicisti iscritti alle 20 masterclass dell’Academy – tenute da 23 artisti di fama mondiale con i loro maestri collaboratori – fino alle quasi 3.000 persone che hanno partecipato ai 78 eventi in cartellone, svoltisi in 14 luoghi del Canton Ticino e 2 dei Grigioni italiani.
L’Opera studio internazionale “Silvio Varviso”, giunta alla sua XIII edizione, ha coinvolto 25 musicisti, che dopo un mese di lavoro a stretto contatto, sono diventati una grande famiglia. L’International Young Composers Academy ha registrato le iscrizioni di 80 giovani compositori, 14 dei quali sono stati selezionati per poter partecipare e lavorare i propri brani con l’Ensemble Modern, uno dei gruppi leader mondiali per la musica contemporanea.
Ben 40 sono state le nazionalità presenti al Festival, dalla Nuova Zelanda a Singapore.
Mercoledì 31 luglio la serata conclusiva di Ticino Musica, con un concerto di ottoni dedicato al grande trombettista Bo Nilsson, docente del Festival per 26 anni, mancato lo scorso dicembre, ha visto accorrere nell’Aula Magna del Conservatorio un folto pubblico, che ha condiviso come in un grande e caloroso abbraccio un ultimo concerto speciale in cui si sono alternati grandi maestri e giovani talenti, a conferma di una formula sempre più vincente per il festival.
Ticino Musica tornerà – preceduto nel corso della primavera da eventi pre-festival – dal 18 al 31 luglio 2020 con la stessa formula: un cartellone ricchissimo di eventi nei più bei luoghi di tutto il Ticino, con come protagonisti grandi artisti di massimo livello internazionale e giovani promesse della realtà musicale attuale; un’Academy composta di 20 masterclass, che si svolgeranno tutte in contemporanea e nello stesso luogo, cosa più unica che rara; un’Opera studio internazionale, che dopo il successo di “Don Pasquale” proporrà “Il barbiere di Siviglia”, masterpiece di Gioacchino Rossini; un’Academy internazionale per giovani compositori, che sarà incentrata sulla scrittura per quartetto d’archi ed ospiterà nuovamente un ensemble di primo piano nell’ambito della musica contemporanea. Verrà selezionato un ensemble in residence ed invitati vincitori di concorsi internazionali come l’ARD di Monaco e la Primavera di Praga.