Il Gruppo PPD e GG in Consiglio comunale a Lugano ha discusso a più riprese delle modalità possibili per risolvere l’intricato problema della nomina del Consiglio direttivo chiamato a dirigere l’ente autonomo LAC. La soluzione di compromesso faticosamente delineata dai rappresentanti del Municipio e dei partiti presenti nel Legislativo comunale non ha certamente trovato un’accoglienza entusiasta in seno al nostro Gruppo. Essa tuttavia è una soluzione pragmatica che ha il pregio di permettere il superamento di tutti i veti incrociati e degli ostacoli politici e giuridici posti: ostacoli e veti, ai quali siamo del tutto estranei.
Pertanto, per il bene di Lugano, il Gruppo PPD ha deciso, obtorto collo, di aderire al piano concordato.
Noi ora vogliamo che a Lugano si torni a parlare dei veri problemi della città e a cercare di risolverli. E per poterlo fare è indispensabile mettersi alle spalle i risentimenti e ricucire i rapporti. Alcune tematiche importanti sono già all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì sera (l’urbanizzazione della zona di Cornaredo, la Funicolare del Monte Brè, il contributo a Estival Jazz, le Commissioni di quartiere, il progetto LuganoCreativa, ecc.). Altre, quali la realizzazione di alloggi a pigione moderata, l’aiuto sociale a chi cerca lavoro, lo sviluppo dei poli congressuale, fieristico e sportivo, il miglioramento del trasporto pubblico, l’abbattimento del debito pubblico, lo saranno nei prossimi mesi.
Abbiamo sinceramente sperato che tutti avrebbero aderito alla soluzione immaginata: è importante aiutare il LAC a diventare un polo culturale di primo piano a livello nazionale e internazionale. È pertanto con grande delusione che abbiamo dovuto apprendere della volontà dei Gruppi PS e Verdi di tentare per l’ennesima volta di smarcarsi, di non assumersi le proprie responsabilità e di fare riaffiorare la politica in una vicenda tanto delicata, nella quale ora si deve privilegiare il pragmatismo. La candidatura Pesenti è stata e continua purtroppo a essere lacerante al loro interno.
Siamo pure dispiaciuti che, nonostante tutte le assicurazioni del caso, sia mancata una corretta comunicazione verso i media. E siamo consapevoli che qualcuno ne vorrà ancora approfittare per parlare a sproposito di intrallazzi o corsa alle poltrone, nascondendo il fatto che per Statuto i membri del Consiglio direttivo non ricevono alcun compenso: chi vi siederà, lo farà a puro titolo volontario!
In conclusione il Gruppo PPD si augura che sul Consiglio direttivo del LAC si possa voltar pagina e tornare a occuparsi di politica: quella vera.
A nome del Gruppo PPD in Consiglio comunale
il presidente sezionale Angelo Petralli