La Fondazione per l’Orchestra della Svizzera italiana è lieta di annunciare la nomina del nuovo Direttore artistico-amministrativo. Tra un’ampia rosa di candidati valutati a livello internazionale, la scelta è caduta su Christian Weidmann, grigionese di 45 anni, oggi sovrintendente della Argovia Philharmonic. Weidmann succederà a partire dal 1. settembre prossimo alla Direttrice artistico-amministrativa Denise Fedeli, alla testa dell’OSI da 13 anni, che lo scorso mese di novembre aveva annunciato pubblicamente l’intenzione di terminare il suo mandato a fine stagione 2019/20.
Nei prossimi mesi avverrà il passaggio di consegne tra i due, nello spirito della continuità artistica, assicurata dal costante lavoro del Direttore principale Markus Poschner che continuerà ad affiancare l’OSI anche nei prossimi anni. Il Consiglio FOSI è convinto che Christian Weidmann saprà consolidare e capitalizzare i risultati raggiunti in questi anni dall’OSI, garantendo un futuro di grande successo all’Orchestra, in Svizzera e all’estero.
Christian Weidmann, nato nel 1975 a Zurigo e cresciuto a Coira, è diplomato in violino e specializzato in management culturale. Ha lavorato con l’Orchestra sinfonica di Aquisgrana e in seguito all’Opernhaus di Zurigo, come manager del Zürcher Ballett col famoso coreografo Heinz Spoerli. Dal 2012 è sovrintendente della Argovia Philarmonic, l’Orchestra sinfonica del canton Argovia, cui negli ultimi anni ha dato un impulso decisivo: gli abbonamenti sono quadruplicati, il pubblico è fortemente cresciuto anche in seguito a un’ampia trasformazione strutturale e organizzativa dell’orchestra, con nuovi formati di concerti, un nuovo direttore musicale e una rinnovata strategia di marketing e comunicazione a più livelli, compreso il digitale.
In parallelo Christian Weidmann si occupa di software gestionali pensati appositamente per le esigenze del mondo musicale, già applicati con successo alle attività della Argovia Philharmonic. Dal 2019 è inoltre responsabile della stagione di concerti “Meisterinterpreten Zürich” alla Tonhalle di Zurigo.