La premessa che ai vari URC si presentano persone di ogni estrazione, lazzaroni patentati, gente che avvalla scuse impossibili per non lavorare e via dicendo. Questo porta ai vari consulenti di generalizzare e di essere loro stessi presi dall’impazienza e da una certa frenesia in quanto anche insultati dagli affiliati senza ragione alcuna. L’esperienza che ci hanno raccontato in vari amici nostri è che i consulenti sono nella maggior parte dei casi gente disponibile, paziente e comprensiva. E a loro va il nostro plauso.
Ci sono però alcune leggi o direttive che proprio non riusciamo a capire. Se un lavoratore viene licenziato regolarmente a fine dicembre, in quando svolge una professione all’esterno che nei mesi invernali non viene svolta, e poi ha la garanzia della certezza di riavere il contratto di lavoro per ulteriori 9 mesi, non capiamo perché deve venir penalizzato anche pecuniariamente e perché deve raccogliere firme o inviare lettere, ben sapendo che nessun datore di lavoro assume un operaio non specializzato nel proprio settore per un periodo di soli tre mesi. Il colmo che magari succede come il 12 marzo il lavoratore troverebbe un posto di lavoro a tempo indeterminato, quando ha già firmato il nuovo contratto di lavoro nel gruppo presso il quale da anni lavora. Per legge deve andare al colloquio ma la logica dice che dovrebbe neppure richiedere un posto di lavoro proprio perché la sua situazione è certa. Come mai per impiegati assunti nelle varie stazioni invernali è permesso non pagarli e inserirli nella disoccupazione o sussidio intemperie, lasciandoli a casa a far nulla senza ricercare il lavoro, e invece a chi è di Nazionalità Svizzera, che lavora sempre e magari ha anche famiglia, si permette che questi gruppi di lavoro para-statali (guarda un po’ legati al turismo locale) possano licenziare con la garanzia della riassunzione tre mesi dopo, costringendo questi lavoratori a dover cercare timbri e magari subirsi battute da alcuni datori di lavoro offensive e fuori luogo. Possibile che questi gruppi statali o para statali non possano provvedere con questi loro fedeli collaboratori ad impiegarli per 3 mesi nelle proprie officine o magazzini garantendo loro il lavoro. E’ così che lo stato aiuta i cittadini residenti o è meglio magari anche mettere i cittadini residenti ed affidabili in difficoltà per scoraggiarli e assumere magari dei frontalieri che costano meno …. .Si perché lo Stato che tanto grida alle sue dipendenze ha anche dei frontalieri, come alcuni comuni si appoggiano a servizi di frontalieri e via dicendo. Così proprio non funziona e se per queste piccole “magagne” non ci si arriva possiamo ben capire il degrado di tutto l’apparato pubblico ! (ETC/rb)