Frs 350.- al giorno costa mediamente un anziano in casa anziani. I costi ripartiti di 1/3 cadauno tra anziano, cantone e cassa malattia. Una retta minima per anziano di frs 84.- al giorno fino a un massimo variabile, diciamo 220.- al giorno per dare una misura al fine di fare le nostre osservazioni. Un altro dato che fa rabbrividire l’85% dei costi sono per personale. Se hai donato qualcosa dal 1981, il valore donato viene comunque preso in considerazione con calcolazioni molto creative a favore delle case anziani. Se hai un assegno grande invalidi, questo se lo mangia la Casa Anziani.
Queste le cifre crude che dovrebbero far accapponare i vari politici e amministratori locali su un qualcosa che assolutamente deve venir verificato.
Il personale che si mangia l’85% dei costi globali e’ un dato che dovrebbe far pensare e dovrebbe far intervenire chi di dovere a controlli seri ed incrociati sulla redditività del personale, chiamiamola meritocrazia, parola che ai dipendenti di enti e Stato e’ indigesto. Di certo vi e’ un margine di risparmio molto ampio, o differentemente di maggior redditività del personale che si traduce in minori costi effettivi. Abbiamo verificato in molti istituti come vi siano sprechi di risorse lavorative e come anche vi siano troppi dipendenti, in particolare nel settore amministrativo, dove, lo sappiamo tutti, le nomine dei dirigenti e non, avvengono non sempre per meriti di capacità. Molte case anziani sottostanno ai Comuni dove sono costruite, e i comuni stessi sono chiamati a pagare i vari disavanzi di esercizio nella misura del 80% e il rimanente 20% a carico del cantone. Partecipate ai vari consigli comunali e vi rendete conto come molti consiglieri comunali approvano tutto, presumibilmente senza sapere bene le conseguenze e senza, peggio ancora, far delle domande per avere la situazione in chiaro.
Avviciniamoci pure anche alla gastronomia proposta; sprechi immensi che sono costi infiniti; ci piacerebbe venissero quantificati per avere l’ordine di grandezza di soldi gettati via, quando molti ticinesi non riescono a mangiare un pasto caldo al giorno!
Le soluzioni? Prima di tutto sarebbe bello avere in mano i costi di dettaglio di una casa anziani, poi chiamare eventualmente dei specialisti aziendali (non interni allo stato, ma indipendenti e dunque non pilotabili) per una verifica aziendale seria ed efficiente. Se il dipendente non ha nulla da rimproverarsi non dovrà temere i controlli incrociati esterni, anzi. Poi lasciamo fuori dalla porta la partitica e le nomine secondo i soliti criteri di appartenenze partitiche. Le assunzioni devono venir fatte in base alle esigenze professionale e alla capacità del personale…
VUOI VEDERE CHE SI RIUSCIREBBE A RISPARMIARE UN SACCO DI MILIONI DI FRANCHETTI PERMETTENDO AI NOSTRI ANZIANI DI VEDERE IL RICOVERO NON COME UN PROBLEMA QUASI IRRISOLVIBILE, dove tutti i risparmi di una vita te li mangiano queste strutture, ma una sistemazione bella, dignitosa economicamente, dove anche l’anziano possa avere quei soldini per prendersi alcune piccole soddisfazioni, tipo abbonarsi ad un quotidiano, fare un regalino ai nipoti e permettersi ogni tanto un viaggetto in Svizzera con il treno.
E’ chiaro che la struttura casa anziani e’ una vera necessità, e di regola soddisfa le aspettative degli ospiti, salvo i punti sopra elencati, ma se questi ospiti avessero un pochettino piu’ di agio economico non sarebbe un lusso, ma sarebbe il rispetto di una vita lavorativa fatta di lavoro (oggi?) e di risparmi, per permettersi una vita in pensione dignitosa.
Invece di gettare soldi in tanti progetti verso l’estero, o di mantenere persone in assistenza che potrebbero benissimo lavorare; sarebbe un dovere garantire ai nostri anziani che hanno costruito il nostro benessere, una vita decorosa, il minimo mi sembra!
(ETC/RB)