Alla Resega scendeva il Losanna, quel Losanna che nelle 14 ultime partite ne aveva vinte 11. Ebbene Brunner è esploso nella sera in cui Klasen non ha potuto giocare per malessere passeggero. Nella pausa del primo tempo annunciato il quinto straniero finnico per i bianconeri in sostituzione dell’infortunato Filppula. Elvis in porta festeggia uno *shout on” al suo rientro ed esplode di gioia a fine partita. Via Klasen tutti si sono resi le loro responsabilità e si sono viste cose egregie di Bertaggino, Anderseen e altri. Questo Lugano decimato, ha reagito da campione portandosi in vantaggio e continuando a tirare, tirare e ancora tirare perforando con regolarità la porta di Huet, ex-Lugano, attualmente uno dei migliori portieri. Il Losanna che subisce pochissimo questa sera ha dovuto arrendersi di fronte uno strapotere bianconero che avrebbe potuto portare a casa un risultato ancora più corposo. Qualcosa di molto carino si è visto alla Resega da parte dei tifosi delle due fazioni; quelli del Losanna che sbandieravano striscioni del Lugano e viceversa. Lezione di sport e di sortività da parte di queste due squadre, da esempio magari ad altri tifosi di altre squadre che sono sempre sul piede di guerra, invece di gustarsi in armonia una partita, indipendentemente dal risultato. L’unica nota negativa l’atteggiamento anti-sportivo del capitano del Losanna, john Gobbi (ex- HCAP) che si è beccano penalità partita per un fallaccio, per aver applaudito ironicamente gli arbitri, per aver gettato la borraccia più di una volta nella gabbia dei penalizzati e per aver fatto un gesto di ascolto all’indirizzo dei tifosi bianconeri. Questo è stato l’unico atteggiamento riprovevole nel mezzo di una partita giocata con grande signoria sia in pista che sugli spalti.
Da parte sua i Leventinesi erano chiamati ad una prova d’orgoglio in quel di Friborgo e questa prova l’hanno fallita. Da 13 punti dalla riga si erano portati a soli 3 illudendo i tifosi e loro stessi che questa squadra avrebbe potuto agguantare i Play-off in zona Cesarini. Il destino dell’Ambri era in mano solo all’Ambri ma ora aspettiamoci i soliti post contro gli arbitri e via dicendo. Tra l’altro in una serata dove l’Ambri riponeva le sue speranze, le avversarie dirette, loro si che stanno prendendo a cuore il proprio destino, vincevano e meglio il Bienne sul Rappi, il Kloten sullo Zugo, facendo un grande piacere anche al Lugano. Che dire per l’Ambri: ancora una volta ha preso in giro i propri tifosi e nel momento più importante della stagione non ha saputo cogliere il frutto del desiderio.
Ora si vai n pausa Nazionale e si riprenderà il 13 febbraio con Ambri – Rappi e HCL – Davos per delle sfide incrociate che potrebbero definire le posizioni finali della classifica.