Per la generazione nata dopo la metà degli anni ’80 è difficile immaginare dei grandi campioni nel tennis anche prima di Federer, Nadal e Djokovic ma c’erano eccome!
Per capire meglio gli anni ’70 e ’80 ci viene in soccorso il libro di Mattew Cronin dal titolo “Borg McEnroe”, il testo ha come fil rouge due finali del 1980 (Wimbledon e US Open) entrambe giocate tra lo svedese e l’americano ma racconta parallelamente la vita di questi due straordinari giocatori; come si sono avvicinati al tennis, il loro carattere, il loro stile di gioco ma parla anche di politica in piena Guerra fredda e il tennis era un po’ considerato come un’ arma di “distrazione di massa”.
La finale del torneo inglese del 1980 è stata per decenni considerata la più bella di sempre (anche Federer-Nadal del 2008 e Djokovic-Federer di quest’anno ambiscono oggi a questo riconoscimento). Björn Borg ha vinto in quell’occasione il quinto titolo sull’erba di Wimbledon consecutivo in una partita lunghissima e al cardiopalma.
John McEnroe si è preso la rivincita poche settimane dopo vincendo l’US Open.
Nel testo si fanno riferimento anche ad altri grandi nomi degli anni ’70 e ’80 tra cui Ilie Năstase, Jimmy Connors e Ivan Lendl.
La prefazione è di Adriano Panatta vincitore del Roland Garros del 1976 e capace di battere Björn Borg nei quarti di finale. Di questo due grandi campioni oggi si ricordano anche la vita sregolata dello svedese dopo il ritiro e le sfuriate in campo dell’americano che sono entrate nella leggenda (molti video si possono trovare in rete). Il libro scivola via veloce ed è appassionante.
Alessandro “Bubi” Berta